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Alessandra Sorcinelli, guerra ai figli di Berlusconi: "Voglio tre milioni, ci vediamo in tribunale"

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Con la morte di Silvio Berlusconi, la famiglia ha detto stop ai versamenti mensili e alle case in comodato d'uso per le venti ragazze che partecipavano alle serate di Arcore. L'assegno di 2.500 euro, che per il leader di Forza Italia era un risarcimento per i danni di immagine patiti dalle giovani coinvolte nei processi Ruby, non verrà più corrisposto alle 'olgettine' Barbara Guerra, le gemelle De Vivo, Francesca Cipriani e Alessandra Sorcinelli. I pagamenti sono già stati sospesi, mentre il contratto in comodato d'uso di chi ha usufruito per anni di un'abitazione si estinguerà a fine anno. 

Una notizia che non è piaciuta ad alcune di loro. Guerra e Sorcinelli alla replica dello sfratto hanno replicato: "È un dono e fa parte di un accordo risarcitorio dopo una lunga e virtuosa frequentazione". Guerra ha poi diffuso l'audio di un colloquio del 2015 in cui il leader di Forza Italia spiegava che in quel momento non poteva intestarle la casa perché sarebbe stata "corruzione". Salvo poi assicurare: "Te lo giuro sui miei figli. Il comodato subito e appena finisce il processo te la intesto".

 

 

A farle eco Sorcinelli: "Quando mi è arrivata la raccomandata con cui mi si chiedeva di individuare una data per la restituzione dell’immobile – ha spiegato al Corriere della Sera – ho subito chiesto al mio avvocato Luigi Liguori di avviare una causa nei confronti della famiglia Berlusconi. Il comodato risale al 2015 e non ha scadenza. In ogni caso, per un eventuale rilascio è previsto un preavviso di un anno, non di andare via in un paio di mesi. Si trattava di un atto che rientra nell’accordo risarcitorio che il Presidente aveva fatto firmare sia a me che a Barbara Guerra che prevede anche una somma di denaro per i danni che abbiamo subito”. Somma che la stessa Sorcinelli sostiene di essere di circa 3 milioni di euro

 

 

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