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Mario Sechi, la prova che contraddice le toghe rosse: "Cosa si diceva al congresso Md"

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Si parla del braccio di ferro tra la magistratura e il governo a Otto e Mezzo. Nella puntata di martedì 28 novembre su La7 Lilli Gruber si rivolge a Mario Sechi: "Il ministro Crosetto cerca di minimizzare, parliamo di riunione pubbliche che sono ascoltabili e reperibili. Il ministro è preoccupato?". Immediata la replica del direttore di Libero: "Crosetto ha detto una cosa nota: ossia che ci sono correnti che hanno idee a contrasto con il governo di centrodestra. Una parte della magistratura è politicizzata e si fa sentire eccome. Una parte, non generalizziamo", tiene comunque a precisare.

Eppure secondo Sechi "il tema è un altro". Ossia: "Che un magistrato ha il potere, attraverso l'interpretazione della legge, di stracciare un programma di governo". Basti pensare alla giudice Apostolico "che ha smontato un provvedimento del governo". Questo accade anche nella formazione della legge, dove "spesso le toghe si propongono come terza Camera". Ma non è d'accordo Andrea Scanzi.

 

 

Per lui "Crosetto si è spinto molto in là. Lui non parla a caso e sa benissimo che le sue parole hanno delle conseguenze. Il dibattito è un déjà vu, riporta a Berlusconi. A livello di giustizia Meloni è una Berlusconi bionda. Poi Crosetto vuole avere un effetto intimidatorio nei confronti della magistratura. Infine, io ho la sensazione che lui qualcosa sappia. E ora farà la tattica della vittima". Ma ecco che Sechi smentisce a stretto giro gli ospiti in studio e le toghe. Come? Citando documenti ufficiali. In particolare il congresso di Md che si è svolto dal 9 all’11 novembre a Napoli. Oggetto: "La stretta alleanza tra le destre liberiste e le destre sovraniste e parafasciste". 

 

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