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Meloni, vignetta choc sul Fatto: perché è un insulto alle donne

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"Giorgia Bella - Settimanale della nuova egemonia". È il nome di una fantomatica rivista di moda in salsa sovranista con in copertina l'immagine di una Giorgia Meloni con la pettinatura di Marcella Bella, ritratta seminuda, in intimo, girata di schiena, con le cosce tornite e corte, su tacchi alti. La firma della vignetta è di Mannelli ed è stata pubblicata sul Fatto quotidiano di ieri 15 dicembre.

Un insulto piazzato sulla prima pagina del giornale diretto da Marco Travaglio. Un insulto che prosegue nei altri richiami della "rivista": "La rivincita delle gambe corte. Esplode la moda 'cavallo basso'. Ordina anche tu la nuova dieta governativa per somatizzare le bugie". E ancora: "Esclusivo. L’opinione del generale Vannacci: 'Donna nana tutta tana'".

 

 

Un insulto. Non ci sono altre parole per definirlo. Un insulto non solo a Giorgia Meloni che è sempre nel mirino di Mannelli, lei o la sorella Arianna indifferentemente, ma un insulto alle donne, al corpo delle donne. Non si fa che parlare di rispetto della donna, e poi si cade nel più becero maschilismo. Questa di Mannelli non è satira. Non fa ridere. Non fa riflettere. È solo un insulto al genere femminile. 

Qui la vignetta di Mannelli pubblicata su Il Fatto quotidiano

 

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