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Zaki torna sulla guerra in Israele: "Campagna genocida"

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Patrick Zaki torna a parlare della guerra in Israele. Nel giorno di Natale, lo studente egiziano rompe il silenzio: "Non saremo in grado di festeggiare quest'anno sapendo che i cristiani di Gaza hanno le chiese distrutte e hanno perso i loro cari dopo una serie di attacchi contro chiese con persone innocenti che si rifugiano all'interno di quelle chiese. Continueremo a chiedere un cessate il fuoco, la fine del sangue e la fine della carestia a causa della carenza di cibo. Ricordiamoli oggi e preghiamo che sopravvivano a questa campagna genocida e lavoriamo attivamente per porvi fine il prima possibile".

E ancora, sempre in un messaggio su Facebook: "Gesù fuggì con sua madre Maria per trovare riparo per la sopravvivenza. Oggi, migliaia di bambini palestinesi vengono sfollati con le loro madri per sfuggire alle incursioni dell'esercito israeliano sulla loro testa. Cristo ha vissuto la sua vita sulla Terra predicando la pace e la giustizia, ma né i figli della Palestina né le loro madri ne hanno visto nulla. Circa 15.000 bambini e donne sono stati uccisi".

 

 

Parole che arrivano dopo le polemiche che lo hanno travolto a causa delle sue posizioni e dei suoi attacchi al premier israeliano Netanyahu.

 

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