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Gino Cecchettin, la decisione: "Con il cuore pesante"

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A quasi due mesi dalla morte della figlia Giulia, Gino Cecchettin torna al lavoro. Ad annunciarlo è lui stesso attraverso un post social: "Cari clienti, fornitori, colleghi e amici, desidero esprimere la mia sincera gratitudine per il vostro sostegno durante questo periodo così difficile. Le vostre parole e il vostro affetto sono molto importanti, un aiuto per elaborare la perdita di mia figlia Giulia. Oggi, con il cuore ancora pesante ma con nuova determinazione, ci tengo a confermare, come avevo anticipato, il mio ritorno al lavoro". Per Cecchettin - che ringrazia i colleghi - "sarà un piacere riprendere il nostro rapporto professionale e condividere insieme nuove sfide e successi".

E ancora: "Amo la tecnologia, l'automazione e l'elettronica, settori in veloce evoluzione e dove la competenza e l'esperienza servono soprattutto a saper individuare soluzioni sempre più performanti e di frontiera - prosegue su LinkedIn, il social usato per lo sviluppo di contatti professionali e nella diffusione di contenuti specifici relativi al mercato del lavoro -. Questo fa da sempre parte della mia vita e mi ha regalato grandi soddisfazioni a cui non potrei mai rinunciare, oltre a darmi modo di sostenere la mia famiglia". 

 

 

Intanto, emergono dettagli sulle abitudini di Filippo Turetta. Nelle settimane precedenti all’omicidio di Giulia, per cui il 22enne è accusato, sembra che Filippo dormisse e mangiasse in auto, l’ormai nota Fiat Grande Punto nera della sua fuga, tanto da avere con sé una coperta e delle posate. Indiscrezioni non da poco, visto che potrebbero avvalorare o smentire l’ipotesi della premeditazione. 

 

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