Cerca
Cerca
+

Cuzzocrea, sparata su Schlein: "Contro Meloni, in aula ha fatto il miracolo"

  • a
  • a
  • a

Un duello che sembra aver anticipato quello televisivo: nella giornata di mercoledì 24 gennaio, Giorgia Meloni ed Elly Schlein si sono scontrate alla Camera. E per Annalisa Cuzzocrea - indovina un po'... - ad aver avuto la meglio è stata la leader del Pd. Nell'incipit del suo lungo commento su La Stampa, ecco che parla di Schlein come di chi "esce dall’aula di Montecitorio con l’aria del giocatore tenuto a lungo in panchina. Quello che entra, segna, i compagni lo guardano come avesse fatto il miracolo e gli si fanno intorno festanti. Alla Camera è andata – insospettabilmente – così".

Già dall'incipit, sinomma, si deduce che il premier sarebbe stato ridotto a una sorta di pungiball, non avrebbe  altro che incassare colpi. Sarà proprio così? Sì, per Cuzzocrea sì. "Nonostante la dialettica pronta, l'astuzia e l'abilità politica, per la premier Schlein è un animale strano. Che non sa bene dove colpire. I suoi attacchi sono feroci nei confronti di Giuseppe Conte. Il suo fastidio verso il leader del Movimento 5 stelle, evidente. Plateale. Quando Meloni guarda Schlein, invece, nei suoi occhi c'è un misto di curiosità e attenzione. I colpi assestati - rivolti alla sinistra che ha governato senza risolvere nulla - vanno a vuoto, perché la segretaria dem non appartiene a quel passato ed è proprio per questo che le primarie l'hanno portata dov'è. I tempi, si diceva".

 

 

Applausi anche a quello che la giornalista definisce "un linguaggio più diretto" ben rappresentato, a suo dire, da termini come: "Destra letale" sulla sanità e Meloni "regina dell’austerità". Nel frattempo, in parallelo, un altro giornale di sinistra sciorinava tesi assai diverse. Quelle di Achille Occhetto, per esempio, che al Manifesto ha smorzato gli entusiasmi delle truppe pro-Schlein, criticando la sinistra. Il motivo? Il fare "battaglie contro" invece di "battaglie per". Questo per dire che tale trionfo, probabilmente, lo ha visto soltanto la Cuzzocrea.

 

Dai blog