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Mediaset, la verità di Pier Silvio Berlusconi su televisione e governo

Fabrizio Biasin
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Ci abbiamo provato ancora una volta (noi giornalisti): «Pier Silvio, scendi in campo?». Ma la risposta che tutti- non sisa bene perché si attendono da mesi, non è arrivata. O meglio, è sempre la stessa: «Mi tirano in ballo, ma non entro in politica». Ha detto così P.S. Berlusconi, vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset nel corso di una conferenza a Cologno Monzese, pressato sull’argomento a 30 anni dal mitico discorso di papà Silvio, e assai sicuro su quello che vuole per lui e per Forza Italia, partito fondato dal Cavaliere: «La mia posizione non è cambiata. Vero è che mi tirano sempre in ballo, e non parlo solo dei giornali. Anche personalmente mi tirano in ballo. Oggi penso e spero che Forza Italia possa fare un buon lavoro. Tajani è la persona giusta».

Chiarissimo e molto diretto: «La sua leadership è basata su una qualità importantissima, che è la serietà dimostrata attraverso il lavoro, il suo lavoro da membro del governo. Non si tratta di sostituire la leadership di mio padre, che è impossibile, ma di avere una squadra che porti avanti ciò che mio padre ha creato. Questa squadra che ha esponenti di qualità va arricchita con presenze giovani e che possano avere una crescita».

 

 

 

«MELONI? BENE»

Poi si vira - ma neanche troppo -, e l’obiettivo punta sul governo Meloni. Berlusconi Jr è soddisfatto: «La mia opinione? Positiva, banalmente perché tutti gli indicatori macroeconomici sono positivi. I numeri sono numeri. Le stime del Pil sono in miglioramento sul 2024 e sul 2025, la disoccupazione ai minimi da anni, i consumi tengono. La situazione è complicata, ci sono due guerre in atto, ma siamo positivi». Un solo appunto, guardando al futuro: «Servirebbe maggiore attenzione alla creazione e alla tutela di campioni nazionali ed europei, che vuol dire stabilire regole più precise per le attività dei giganti del web, passo indispensabile verso cui l’Europa deve andare. Avere campioni europei può essere il primo passo per rafforzare l’Europa e i Paesi che ne fanno parte».

Quindi si passa alla tivvù nuda e cruda, che poi è l’ambito che ama di più. Il bilancio relativo al 2023, col Biscione che perla prima volta ha battuto la Rai, è eccellente, anche se il bis non è una missione: «Non è un nostro obiettivo, facciamo la gara con noi stessi da editori. L’ascolto è chiaro indice di gradimento, ma ancora di più è fondamentale per raggiungere i ricavi pubblicitari». Difficile però che la storia si ripeta anche nel 2024: «È quasi matematicamente impossibile, ci sono gli Europei con la Nazionale italiana, le Olimpiadi... E ora arriva il Festival di Sanremo. Ma stiamo a vedere. Per noi l’importante è essere il primo editore italiano tra tv, web, radio, lo siamo di gran lunga per numeri e risultati che portiamo a investitori pubblicitari».

Quindi, un po’ di novità, in qualche caso non banali. Intanto l’annuncio sull’Isola dei Famosi: «Sarà Vladimir Luxuria a condurre la prossima edizione del reality», con Ilary Blasi che la prossima estate verrà dirottata sul contenitore musicale Battiti Live, in programma su Canale 5. E il paventato corteggiamento ad Amadeus? Pier Silvio chiarisce: «L’ho sentito e lo sento, ma non c’è nessuna offerta e non abbiamo mai parlato di un suo arrivo a Mediaset. È un pezzo importantissimo della Rai, non c’è nessuna offerta». Nessun problema anche nei rapporti con Bianca Berlinguer dopo i fuori onda di Striscia: «Sono buonissimi, non ho sfiorato per un secondo l’argomento dei fuori onda di Striscia con lei, penso che sia abbastanza matura da un punto di vista umano e professionale per capire che Striscia fa Striscia e non c’è niente di male».

 

 

 

ACQUA SUL FUOCO

Altro nome, altra “acqua sul fuoco”. E parliamo di Bonolis e della sua recente intervista che faceva pensare a un imminente trasferimento in Rai: «Non ho nessun segnale di difficoltà nel nostro rapporto con Paolo, con il quale ho un rapporto di grande stima e di gratitudine vera: lavora con noi da anni». E ancora: «Ci siamo visti anche ultimamente: il contratto ha una scadenza naturale, ma per l’anno prossimo è già prevista un’altra edizione di Avanti un Altro. Non ho nessun segnale di cambiamento, poi cosa succederà non dipende solo da noi: Paolo è qui e noi siamo pronti a seguire il suo spirito innovativo». Discorso diverso per uno dei figli prediletti di Mediaset, Piero Chiambretti: «Ho grandissima stima e un rapporto personale fatto di effetto, ma è giusto che Piero faccia ciò che desidera fare, penso che un ritorno in Rai per lui possa avere un certo significato, non la vivo come una situazione di concorrenza, sa che Mediaset sarà sempre casa sua». E i programmi? Dell’Isola abbiamo detto, mentre è probabile che arrivi una nuova edizione di Io Canto, questa volta in edizione “family” e con un cambio di conduzione: «Gerry Scotti è già miracoloso per tutto quello che fa, stiamo pensando a un nome...». E lì P. S. si blocca, ma il giornalista butta là il jolly: «Michelle Hunziker?». E Berlusconi: «Lo hai detto tu...». 

 

 

 

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