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Arianna Meloni su Giorgia: "Quando le scrivo... Sei viva?"

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C'è una foto in cui Arianna Meloni guarda sua sorella Giorgia che ha appena vinto le elezioni con grande tenerezza. "Ero commossa ma stavo anche pensando: ma guarda questa dove è arrivata!”. La "sorella d'Italia" si racconta e racconta il suo rapporto con la premier in una lunga intervista rilasciata al Secolo d'Italia dalla quale emerge un rapporto solidissimo e una fiducia tale che l'ha portata a occupare la stanza di via della Scrofa che fu di Almirante e poi di Fini. "Ma qui sono ospite. Mica una loro erede. Era l’unica stanza libera e oggi mi sono messa qua", puntualizza Arianna prima di rispondere alle domande di Annalisa Terranova. 

L'intervista ripercorre l'inizio politico della presidente del Consiglio nel quale Arianna Meloni ha avuto un ruolo fondamentale. La responsabile della segreteria politica di Fratelli d'Italia ricorda benissimo la candidatura della sorella alle provinciali di Roma del ’98." Io l’aiutavo e le dissi: facciamoci il giro dei commercianti e ti presenti. Lei aveva 21 anni e io 23. Facemmo il giro di tutti i negozianti di San Paolo e almeno un paio di loro non vollero darci la mano". Quanto a lei, invece, l'impegno politico è venuto dopo. "Ha cominciato prima Giorgia", chiarisce Arianna Meloni. "Nel mio caso era il periodo di tangentopoli e io vidi uno scontro tra ragazzi dei centri sociali e ragazzi del Fronte della Gioventù che volantinavano alla fermata metro di San Paolo. Quegli altri li volevano cacciare, dicevano 'non avete il diritto di stare qui, di fare volantinaggio'. Ne parlai a casa. Ero turbata e pensavo che non fosse giusto quello che avevo visto. Qualche giorno dopo Giorgia andò alla sede della Garbatella e quando arrivò lei, stavano proprio facendo una riunione sull’aggressione subita dai centri sociali".

Arianna Meloni chiarisce anche che, quando dice che le manca lo shopping con sua sorella, "lo shopping non era a via Condotti". Spiega a Annalisa Terranova: "Noi andavamo a guardare le vetrine e a fare shopping vicino casa nostra. Volevo solo dire che mi mancavano un po’ quelle passeggiate spensierate dove magari ti prendi un gelato e parli un po’ del tuo privato. Cose che si fanno tra sorelle, tra amiche…".  Non si è mai sentita oppressa da una sorella così 'ingombrante', "tra noi non c'è mai stata rivalità" e ora si sentono un po' meno: "Magari le scrivo io un messaggio. Le scrivo 'Sei viva?' e le mando un bacetto. Oppure mi presento a casa sua la sera tardi. Non mi sento di infastidirla. Lei è sempre in movimento". Ultima domanda su un libro che l'ha ispirata e che non sia Il Signore degli Anelli. "L'ombra dello scorpione di Stephen King, con quella fantastica figura di Mamma Abigail che richiama a sé la comunità del bene", risponde la sorella d'Italia che comunque ritiene la protagonista "un po' troppo anziana". "Meglio Eowyn direi", ha concluso.

 

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