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Vittorio Feltri stronca la sinistra: "Metodi squadristi, mentalità fascista"

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Senza peli sulla lingua, dritto al punto e picchiando duro. Vittorio Feltri mette nel mirino le migliaia di intellettuali e artisti, tra cui quelli italiani, che hanno raccolto firme per impedire agli israeliani di prendere parte alla Biennale di Venezia. Un boicottaggio nel nome di Gaza dal sapore antisemita.

E un lettore chiede a Feltri un parere su questa vicenda. La risposta arriva nella Stanza che cura quotidianamente sul Giornale. Il direttore ricorda che quelli che sostengono "il boicottaggio della delegazione di Israele a Venezia, sono non a caso tutti di sinistra, quella sinistra che si proclama antifascista e che quindi dovrebbe rigettare i metodi squadristi ma che pure li adopera sistematicamente contro tutto ciò che non le piace nonché contro coloro i quali considera nemici", picchia duro.

 

 

E ancora, Vittorio Feltri ricorda come "la sinistra ci fa le prediche contro l'odio e a favore dell'inclusione, della globalizzazione, dell'amore universale, della pace, della concordia" salvo poi "pretendere l'isolamento e l'emarginazione di chi non aderisce al suo credo". E ancora, la citazione dello storico Renzo De Felice, che parlando dei danni lasciati in eredità dal fascismo citò la "mentalità fascista ai non fascisti", un mix di "intolleranza, di sopraffazione ideologica, di squalificazione dell'avversario per distruggerlo". Infine: "A questa classe di comunisti decaduti, antifascisti dell'ultima ora, pacifisti di cartapesta, tolleranti solo verso ciò che gli conviene, vorrei fare notare che, se proprio è la pace il loro fine, dovrebbero vedere nell'arte una opportunità di ritrovo e di conciliazione", conclude Vittorio Feltri.

 

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