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Donatella Di Cesare, la Sapienza la smentisce: "Nessun atto squadrista"

Alessandro Gonzato
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Su “X” (un tempo Twitter) la professoressa Donatella Di Cesare - docente dell’Università La Sapienza aveva omaggiato l’ex brigatista Barbara Balzerani: «La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna». Da lì, inevitabilmente, una pioggia di critiche. Ieri la Di Cesare ha denunciato su Facebook «un’intimidazione squadrista di militanti di Forza Italia Giovani, esterni all’università», durante il suo «corso di Filosofia su Walter Benjamin. È la seconda volta che le lezioni vengono interrotte», ha continuato. «Non mi viene consentito di svolgere il mio insegnamento, così come viene violato il diritto degli studenti. Non una pagliacciata, ma una violenta azione di squadrismo».

E ancora: «Temo che non ci siano le condizioni per un normale svolgimento dell’attività didattica. Si è trattato di un’azione squadrista, è stata violata la sacralità dell’aula, che gli organi competenti dovrebbero tutelare. Qui a mia memoria non è mai successa una cosa simile, temevo che potessero nascere scontri con i numerosi studenti presenti al mio corso. Sono riuscita a mantenere il controllo della situazione». Di Cesare ha proseguito: «Abbiamo dovuto attendere che lasciassero finalmente l’aula. Solo dopo, e con grandissimo sforzo per me e per gli studenti, sono riuscita a riprendere la lezione portandola a termine alle 16. Gli studenti sono profondamente colpiti da quello che è avvenuto. Mi chiedo che cosa potrà accadere la prossima settimana».

E però la preside di facoltà, Arianna Punzi, ha smentito seccamente questa ricostruzione: «Le contestazioni ci sono state ma non hanno impedito alla docente di svolgere regolarmente le lezioni». Sferzante l’intervento di Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato: «La professoressa Donatella Di Cesare torni nel mondo reale che non è né quello di stampo marxista né quello di colore rosso che sembrerebbe prediligere. I ragazzi del Coordinamento romano di Forza Italia Giovani hanno organizzato una contestazione silenziosa e pacifica prima dell’inizio della sua lezione, mostrando le foto di alcune vittime delle Brigate Rosse. Non hanno creato alcun disagio». Duro anche il portavoce degli “azzurri”, Raffaele Nevi: «La professoressa dimostra di non saper distinguere un gesto evocativo da un’azione squadrista. L’unica violenza era quella subita dalle tante vittime mostrate in aula per mano delle Br i cui esponenti sono stati compianti proprio dalla professoressa. Lo squadrismo è altro».

 

 

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