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Otto e mezzo, Montanari: "L'accordo di Meloni con l'Africa? La cosa più sconcertante"

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"Purtroppo di accordi con dittatori se ne sono fatti tanti negli anni": Tomaso Montanari lo ha detto in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, riferendosi all'ultimo accordo siglato dal governo con l'Egitto sul piano dell'immigrazione. Secondo il professore, però, questa intesa avrebbe un "contenuto allarmante, si chiede ai regimi del nord Africa di torturare, bloccare e stroncare le vite e le speranze di chi cerca di venire da noi".

"La cosa più sconcertante - ha poi aggiunto Montanari - è che questa emergenza migranti non esiste, negli ultimi 10 anni i migranti che si sono fermati in Italia sono stati 128mila mentre se ne sono andati 1 milione e mezzo di italiani, l'emergenza è quella dell’emigrazione, noi dovremmo pregare le persone dell'Africa di venire a lavorare nel nostro Paese". 

 

 

 

Tra gli ospiti della trasmissione anche Rosy Bindi, storica esponente del centrosinistra, interpellata sul tema della guerra in Ucraina. Alla domanda della Gruber, che le ha chiesto se lei, da parlamentare, avrebbe votato a favore o contro l'invio di aiuti a Kiev, la Bindi ha risposto: "Io avrei votato a favore la prima volta, poi non avrei più votato se non ci fossero stati segnali chiari di avvio di vie diplomatiche. So bene che Meloni sta bene sotto l'ombrello atlantico e questo le consente di avere autorevolezza sul piano internazionale e interno però...". E ancora: "Il Papa ha detto l'unica cosa razionale di questo momento, o inizia il negoziato o c'è la guerra, e se c'è la guerra c'è la guerra nucleare. Lui ha detto che la guerra giusta non esiste, c'è la guerra di difesa ad alcune condizioni, come il successo, altrimenti sottoponi il tuo popolo a una condizione peggiore".

 

 

 

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