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Fassino, Cuffaro spezza il silenzio della politica: "Un Paese strano"

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Nel coro di imbarazzato silenzio della politica per la vicenda che ha travolto Piero Fassino, spicca ora una voce critica. Sorpresa: non è quella di un compagno di partito dell'ex sindaco di Torino, oggi deputato del Pd, ma di un vecchio "nemico". Totò Cuffaro, il segretario nazionale della Dc che con la sinistra non ha mai avuto grandi rapporti fin dai tempi della presidenza della Regione Sicilia

"Che Paese triste e disumano il nostro - sbotta l'ex governatore, passato alle cronache politiche (e giudiziarie) con il soprannome di Vasa-vasa, letteralmente "bacia-bacia" in siciliano -. Come si può additare al pubblico ludibrio e infilare in una miserevole gogna mediatica un galantuomo come l'onorevole Fassino, che ha avuto una carriera limpida e cristallina. Un politico che durante la sua carriera è stato ministro della Giustizia, del Commercio con l'estero e sindaco di Torino, che ha avuto gran potere e al quale mai nessuno ha potuto contestare alcunché. Il nostro è veramente un Paese strano e disumano". 

 

 

 

Nel frattempo, la situazione di Fassino dal punto di vista delle carte giudiziarie e degli scenari prossimi resta molto incerta. La Procura di Civitavecchia ha aperto formalmente un fascicolo per furto e sarebbero cinque i video allegati all'informativa presentata da Polaria al vaglio degli inquirenti. Nel faldone, ci sarebbero le testimonianze delle commesse e dei vigilantes testimoni oculari del fatto che per tre volte, da dicembre 2023 allo scorso aprile, Fassino abbia cercato di sottrarre confezioni di profumo Chanel Chance, valore 130 euro, dal Duty Free 25 del terminal 1 dell'aeroporto di Fiumicino

 

 

 

Come nota anche Elisa Calessi su Libero, l'unica nel Pd a prendere le difese del compagno Piero (anche ex segretario dei Democratici di sinistra, per dire) è stata l'ex parlamentare Alessia Morani: "Lo conosco da tanti anni, da moltissimo tempo e non posso assolutamente credere a questa cosa - ha detto a Un giorno da pecora su Radio 1 Rai -. Deve essere certamente frutto di un grande equivoco e mi aspetto, come successo in altre situazioni in cui ho difeso altre persone, che poi alla fine venga fuori che avevo ragione io".

 

 

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