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Luciano Benetton, addio sconvolgente: "Buco da 100 milioni, mi hanno tradito"

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"Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale". Luciano Benetton, fondatore del gruppo di abbigliamento, in una intervista a Il Corriere della Sera, aggiunge: "Per fortuna avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton. E quindi i rischi imprenditoriali erano e sono tutti in capo alla famiglia".

E ancora: "Ancora una volta per la mia storia, per quello che significa la società, per i dipendenti, le famiglie, i tanti che entrano fiduciosi nei negozi dalla Moldavia a Parigi da Nuova Delhi a Los Angeles, prima di lasciare il gruppo intendo spiegare con la trasparenza che mi caratterizza cosa è successo senza per questo sottrarmi alle mie responsabilità". 

 

 

Benetton rivela dunque che circa un anno fa si è accorto i numeri non tornavano. Nel lungo racconto, l’imprenditore arriva al settembre scorso e ricorda: "Solo il 23 settembre del ’23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. E sembrava tutto sotto controllo". "Mentre riceviamo in consiglio questi primi segnali, dati in modo assolutamente non preoccupato da parte loro", spiega riferendosi ad alcuni manager, "mi accorgo che i numeri non mi tornano e che il problema va ben oltre a quanto hanno dichiarato a settembre. Tra l’altro era da parecchio tempo che mi arrivava uno scontento interno ed esterno all’azienda per l’atteggiamento arrogante e poco capace dei nuovi dirigenti".

Quindi, prosegue Benetton, "naturalmente lo faccio presente con fermezza ai nuovi e in un cda manifesto la mia grande preoccupazione per un andamento economico che non quadra assolutamente". "In uno dei consigli dei mesi successivi scoppia la bomba, di questo si tratta", conclude amaro. "Presentano d’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato. Saremo attorno ai 100 milioni. Comunque tutto quello che è emerso e sta emergendo da settembre ’23 è una vergogna".

 

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