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Massimo Boldi, la sinistra alla frutta aggredisce perfino Cipollino

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La questione potremmo aprirla e chiuderla con il nostro sorridente appello: “Giù le mani da Cipollino!”. E aggiungere uno stentoreo (e scherzoso, sia chiaro, se no arrivano subito i gendarmi progressisti della polizia del pensiero, notoriamente sprovvisti di senso dell’umorismo): “Né ius soli, né ius scholae: vogliamo solo lo ius Boldi”.

Ma, amici lettori, la verità è che c’è più da piangere che da ridere, perché se la sinistra italiana – con il caldo che fa, appena passato Ferragosto – si sente in diritto e in dovere di aggredire perfino il povero Massimo Boldi, allora vuol dire che i compagni stanno veramente alla frutta.

I fatti, intanto. Che ha combinato il celebre comico? Quale orrendo crimine rischia di condurlo, se non alla Corte dell’Aja, per lo meno davanti agli occhiuti inquisitori della Suprema Cupola Politicamente Corretta? Pensate un po’: Boldi, il giorno di Ferragosto, avendo letto il post di auguri pubblicato su Instagram da Giorgia Meloni, che la ritraeva insieme a sua figlia, ha osato rispondere con parole di stima e di incoraggiamento: (...)

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