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L'aria che tira, Gasparri sul caso-Arianna Meloni: "Cosa dobbiamo denunciare"

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Per decenni Silvio Berlusconi "è stato la vittima principale dell'uso politico della giustizia". E' quasi d'obbligo la premessa di Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, che in collegamento con L'aria che tira Estate su La7, incalzato dal conduttore Francesco Magnani, commenta le indiscrezioni di stampa riguardo alla presunta indagine su Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia Meloni e responsabile della segreteria politica e del tesseramento di Fratelli d'Italia.

A sganciare la bomba poche ore fa è stato il Giornale diretto da Alessandro Sallusti, che ha parlato in prima pagina di un imminente "assalto giudiziario" con il centrosinistra che starebbe spingendo sui pm per indagare la sorella del presidente del Consiglio per "traffico di influenze". L'obiettivo sarebbe quello non tanto di colpire Arianna, quanto di mettere in difficoltà politica Giorgia.

Nel caso di Berlusconi, ricorda Gasparri, "si arrivò all'ignobile espulsione dall'aula del Senato". In questo caso, prosegue l'azzurro, "Sallusti ha raccontato con Palamara le degenerazioni della giustizia e se lancia l'allarme qualche notizia di deve essere. Il reato di traffico di influenze è stato introdotto da pochi anni, è già stato oggetto di molte riflessioni ed è attribuibile a chiunque esprima un parere o dia una indicazione".

Secondo Gasparri c'è "una ossessione mediatica da parte di certi giornali nei confronti della Meloni, della sua famiglia, della madre o addirittura del padre, senza che ci fosse nulla di penalmente rilevante". "L'esposizione - conclude il senatore forzista - è qualcosa a cui ci dobbiamo rassegnare, ma l'aggressione è qualcosa che va denunciato".  

Arianna Meloni, guarda qui il video di Maurizio Gasparri a L'aria che tira Estate

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