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Otto e Mezzo, Josi smentisce Giannini e Bortone: "Ma quale fascismo?"

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Massimo Giannini, Lilli Gruber e Serena Bortone contro Ignazio La Russa. Accade a Otto e Mezzo, nella puntata di venerdì 11 ottobre su La7. Qui, dopo una breve parentesi sulla guerra, ecco che il tema verte sul presidente del Senato. Nel mirino di ospiti e conduttrice una frase pronunciata dall'esponente di Fratelli d'Italia, ossia: "Più Giorgia va all'estero, più la nostra credibilità sale e la sinistra deve accontentarsi di Report e di La7 per cercare di fare politica".

Una frase che ha reso Bortone alquanto perplessa e, riferendosi a Gruber, rincara la dose: "Il tuo stupore è anche il mio, lo trovo irrituale che una seconda carica dello Stato si occupi di questo. Perché questo continuo maramaldeggiare verso i giornalisti? Ma rilassatevi, godetevi questo trionfo. Qual è il problema?". Finito qui? Niente affatto. Ecco che è il turno di Giannini: "Non è irrituale, è scandaloso. Uno come La Russa, in una democrazia normale, non dovrebbe fare il presidente del Senato".

 

 

Di diverso parere Luca Josi, già segretario del Movimento Giovanile Socialista. Per lui "tutto questo antifascismo fa credere che siamo in una comfort zone". Il motivo è chiaro: "Più ci sono antifascisti, più significa che il fascismo non esiste. Non vedo questi pericolosi fascisti in giro, tutto questo mi fa sorridere". Ma per Giannini e Bortone non è così, al punto che proseguono a controbattere fino a quando non interviene la conduttrice. Anche lei però convinta che sia irrituale tutto questo. 

 

 

 

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