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Maria Rosaria Boccia, altra tegola: "Indagata anche a Pisa", l'accusa

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Dopo Roma, Maria Rosaria Boccia è sotto indagine anche a Pisa: l'accusa è di reati contro il patrimonio. A riferirlo è il Fatto quotidiano, secondo cui la Guardia di Finanza nei giorni scorsi ha notificato alcuni atti sull'inchiesta alla imprenditrice di Pompei, consigliera mancata di Gennaro Sangiuliano che con le sue dichiarazioni e allusioni, rilasciate quotidianamente sotto forma di post, video e storie su Instagram, ha di fatto costretto alle dimissioni il Ministro della Cultura, lo scorso settembre.

Il quotidiano diretto da Marco Travaglio sottolinea come la Boccia non abbia voluto rilasciare alcun commento al riguardo. Secondo la ricostruzione, i fatti risalirebbero al 2021, durante la pandemia Covid, e sarebbero avvenuti in un piccolo paese in provincia di Pisa.

 

Non mancano, va detto, i grattacapi giudiziari per la Boccia. Gli inquirenti starebbero indagando anche sull'attività di famiglia, vari negozi di abbigliamento d'alta gamma e per cerimonie. In particolare, fari puntati sulla società fondata dalla stessa influencer nel 2011, la Cult Comunication Srl, che non versa in buone acque: nel 2023 ha registrato un fatturato di 14mila euro (con una perdita di 2.300 euro) e la stessa imprenditrice ha rivelato di aver dovuto ricevere un sostegno economico dalla famiglia. 

Ma il caso più spinoso è l'inchiesta incardinata dalla Procura di Roma contro di lei per peculato e per lesioni personali e minaccia a corpo politico dello Stato nei confronti dello stesso Sangiuliano. Proprio questa mattina, il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli è arrivato in procura a Roma per incontrare il procuratore capo Francesco Lo Voi e l'aggiunto Giuseppe Cascini. L'ex presidente della Fondazione Maxxi è stato sentito come persona informata sui fatti nell'ambito della vicenda che riguarda la Boccia; il colloquio in Procura è durato circa un'ora.

 


 

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