Trump contro Harvard? E chissenefrega. È questo il contenuto della risposta che Massimo Cacciari dà agli anti-trumpiani d'Italia che si infervorano di fronte a un dibattito che non rappresenta alcuna novità. Ospite di Accordi e Disaccordi sul Nove, il filosofo parla dell'"ossessione" del presidente americano, ossia l'Università di Harvard e sostanzialmente gli atenei liberal. Il capo della Casa Bianca "è da sempre è l’esponente di una élite economico finanziaria e politica che si è sempre contrapposta all’intellighenzia liberal americana rappresentata da Hollywood".
Ma non è finita qui: "Aggiungo che negli Usa è una cosa che non interessa pressoché nessuno: classe operaia, ceto medio, lavoratori. A nessuno frega niente di Harvard negli Usa". Già settimane fa Cacciari aveva preso le difese del tycoon: "Il problema - sottolineava - è che l'Europa non riesce a darsi una svolta, ammesso che sia ancora possibile e che le mucche non siano già scappate tutte dalla stalla. Non è in grado di darsi una strategia comune".
Massimo Cacciari e il caso-Merz: "Si sfascia l'Europa, al voto subito"
"Subito al voto". Per Massimo Cacciari è questa l'unica soluzione a quanto sta andando in scena in ...Da qui l'endorsement nei confronti del presidente Usa: "Semmai Trump con quella frase sugli europei parassiti constata la strutturale debolezza politica e ormai anche economica dell'Unione europea e cerca di trarne il massimo vantaggio, soprattutto con il tema dei dazi. Trump tratterà caso per caso il rapporto economico con i diversi stati europei in modo tale da dividere la Ue. Nessun presidente americano ha mai voluto un'Europa unita e forte e ora Trump prosegue su questa linea. È evidente".