Forti critiche nei confronti di Gabriella Greison, fisica, scrittrice e divulgatrice. Il motivo? L'abito che ha scelto di indossare a un evento, la cerimonia di laurea dell’Università di Messina al Teatro Antico di Taormina, a cui era stata invitata come madrina. Alcuni leoni da tastiera l'hanno attaccata per un vestito a loro dire “troppo scollato”. La risposta della Greison, però, non si è fatta attendere: "Non c’è un dress code per la dignità. E se cercate la decenza in un centimetro di stoffa, invece che nel contenuto delle parole, vi consiglio un esperimento: provate a usare il cervello e a posizionarvi nell’anno in corso".
Dal palco dell'evento, la fisica ha parlato di "scelte difficili, rivoluzioni silenziose, libertà". Un discorso, il suo, che è stato accolto con entusiasmo. Nonostante questo, però, sui social sono prevalsi commenti sessisti. "Quando mi hanno chiesto di fare la madrina alla cerimonia di laurea più bella d’Italia, mica mi hanno detto 'porta con te anche un colletto rigido e un moralista anni ’50 in borsetta', no?", ha scritto la Greison in un post. Poi ha aggiunto: "Il mondo brucia, i ghiacciai si sciolgono, l’intelligenza artificiale ci legge nel pensiero… e a voi sconvolge una donna che parla di scienza con un bel décolleté? Ma sul serio?".
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Secondo lei, comunque, il punto non è l’abito: "Quello che vi ha turbato non è il vestito. È il fatto che una donna possa parlare di fisica quantistica senza ricordare un uomo, e quindi senza chiedere il permesso. Che possa salire su un palco, spiegare la funzione d'onda e Schrödinger, e intanto avere le tette. Ops". La Greison ha spiegato anche perché questa volta non ha voluto lasciar perdere: "Preferisco perdere tempo a rispondere con ironia piuttosto che lasciar passare questi attacchi come normali o folkloristici. Non lo sono. Non fanno male a me, fanno male a chi guarda in silenzio".