Bruno Vespa sull'Anm: "Nervosa con Nordio perché rischia di perdere una storica battaglia"

sabato 26 luglio 2025
Bruno Vespa

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La guerra tra magistratura e governo ancora al centro del dibattito. L'ultima trovata dell'Associazione nazionale magistrati è quella rivangare il passato dell'attuale ministro della Giustizia. La sua "colpa"? Aver cambiato idea - dopo 30 anni - sulla separazione delle carriere. Per Bruno Vespa si tratta di attacchi - quelli a Carlo Nordio - realizzati per fomentare la polemica. "L’episodio - premette comunque sulle colonne de Il Giorno - ci ricorda tuttavia che sono passati trent’anni tondi da quando Berlusconi pose il problema. Si capisce perciò la soddisfazione del centrodestra – e segnatamente di Forza Italia – perché un percorso così lungo e tormentato vada verso la conclusione e la furiosa reazione della magistratura associata che si avvia a perdere una storica battaglia".

Il motivo è chiaro: "La nascita di due distinti consigli superiori, più che a scindere definitivamente le funzioni dei magistrati (già con la legge Cartabia era stato abolito il salto frequente dalla funzione requirente del pm da quella giudicante), serve a evitare gli inquinamenti e il gioco correntizio nelle promozioni e soprattutto nel giudizio disciplinare sui colleghi". L’estrazione a sorte dei componenti dei due consigli superiori ha infatti quello che il giornalista definisce "il proposito di smantellare le correnti, o comunque di indebolirle fortemente".

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E "a chi obietta che il sorteggio prescinde dal merito, si può rispondere che oggi spesso il merito è stabilito dalle correnti (valga per tutto la memorabile bocciatura che Giovanni Falcone ricevette dal Csm nel 1988 nella scelta del consigliere istruttore di Palermo). E che oggi sono sorteggiati i componenti del Tribunale dei ministri che funziona senza particolare anomalie. Non è vero che la riforma indebolisce il pubblico ministero, la cui casta può perfino essere rafforzata da un Consiglio superiore separato". 

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