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Bruno Vespa, la replica dopo le scritte-choc in Rai: "Ci vuole altro per intimidirmi"

di Caterina Spinellimartedì 7 ottobre 2025
Bruno Vespa, la replica dopo le scritte-choc in Rai: "Ci vuole altro per intimidirmi"

(Raiplay)

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"Mi dispiace". Bruno Vespa commenta così quanto accaduto nella sede Rai di via Teulada, dove in uno degli ascensori è apparsa la scritta "Vespa infame". Il riferimento è alla polemica nata dopo il botta e risposta - avvenuto durante Porta a Porta - con uno degli attivisti della Flotilla. In puntata il giornalista, dopo l'ennesimo rifiuto di usare i canali prestabiliti per consegnare gli aiuti a Gaza, aveva affermato: "A voi di quei poveretti non vene f***tte niente". Da qui gli attacchi e gli insulti.

L'ultimo proprio dove lavora. "Sono sinceramente colpito dalla trasversalità dei messaggi solidali. Ringrazio le istituzioni, i colleghi, le persone comuni che mi sono vicini. In 56 anni di televisione non è certo la prima volta che ricevo minacce", ha premesso all'Adnkronos prima di dirsi dispiaciuto "che questa volta vengano da quella che considero la mia casa. Ma ci vuole altro per intimidirmi". 

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A condannare il gesto anche l'Usigrai. "Le critiche - ha commentato il sindacato dei giornalisti Rai - si fanno e si ricevono. Gli insulti vanno rispediti al mittente. Vale anche per quelli scritti da mano anonima nell'ascensore Rai di Via Teulada, contro Bruno Vespa. Non abbiamo mai risparmiato critiche al giornalista e conduttore Rai, sul suo contratto da artista e sul suo modo di fare informazione. Continueremo a farlo se lo riterremo necessario. Ma siamo contro chi usa questi metodi nei confronti di dipendenti e collaboratori della Rai, alimentando dentro l'azienda un clima di sospetto che è da rigettare".