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Puglia, è il trionfo dell'Opa di Conte sul Pd

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I bari di Bari. Non sono solo quelli indagati per compravendita di voti che poi vanno a sostenere le maggioranze di Michele Emiliano in Regione e di Antonio Decaro in Municipio. Sono anche coloro che approfittano delle inchieste per scavare la fossa a Elly Schlein. Chi, come Giuseppe Conte, fingendo di cadere dalle nuvole e facendo la parte di quello che vuole aiutare la segretaria a far pulizia nel suo partito. Chi invece, come il governatore, sostenendola a parole ma mettendola in difficoltà nei fatti. Chi ancora, come il sindaco uscente, facendo lo gnorri, pensando solo a inseguire il proprio futuro e disinteressandosi delle macerie che lascia come se non fossero responsabilità sua.

Ciascuno ha valide ragioni per abbandonare Elly al suo destino e tutti sono agevolati dal comportamento privo di coraggio e carico di retorica con la quale la leader dem sta affrontando il difficile momento. Conte ha rivoltato la questione morale contro i dem e se ne serve come un randello per colpirli allo scopo di piazzare il proprio candidato sindaco a Bari, mettere un’ipoteca sulla Regione, per la quale si va a votare l’anno prossimo, e agganciare i dem in Puglia alle Europee, riducendo di un paio di punti il distacco del 4-5% che i sondaggi ancora fotografano tra Pd e M5S. Il governatore sceriffo vuole sopravvivere e respingere l’attacco personale che la segretaria gli ha portato fin dall’inizio del suo mandato, quando si scagliò, durissima, contro i cacicchi dem, mercanti di voti e populisti del Mezzogiorno. Il sindaco vuole essere eletto alle Europee e uscire con la camicia linda da tutto il fango che gli ruota intorno (...).

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