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Ecco perché Casini che va con Bersani è un'occasione per il Pdl

La scelta del leader dell'Udc "scopre" tutta l'area degli elettori moderati

Lucia Esposito
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E' un momento decisivo per il futuro del Pdl con le dichiarate intenzioni di Silvio Berlusconi di tornare in campo, la reazione indispettita dei colonnelli, la tentazione dei un predellino 2. In questo scenario, si inserisce il ruolo di Pierferdinando Casini che ha parlato di un asse con Bersani, un patto tra progressisti e moderati, che come scrive Libero in edicola oggi, martedì 26 giugno, sostanzialmente avrà effetti contro Renzi. C'è chi vede l'apertura a sinistra di Casini sia una risposta alla volontà di discesa in campo di Silvio Berlusconi, in ogni caso la scelta di Pier scopre nel centrodestra l'area dei moderati che mai accetterebbero di votare a sinistra. Per questo in molti vedono nella decisione di Pier un'occasione per il Pdl.  Killer di Renzi "Si può discutere, e ieri a Montecitorio lo si è fatto abbondantemente, se la mossa di Pier Ferdinando Casini, che ha aperto a «un'alleanza tra progressisti e moderati per governare l'Italia», sia una risposta alla ri-discesa in campo di Silvio Berlusconi o un aiuto a Pier Luigi Bersani contro Matteo Renzi. Con il Cav in campo, la strada di Casini nel centrodestra è preclusa. E se Renzi riesce a scalare il Pd, vincendo le primarie, per l'Udc saranno guai. Perché non occorrerà più appaltare “fuori” dal Pd la conquista dei moderati", spiega Elisa Calessi su Libero in edicola oggi. La mossa del leader dei centristi è chiara: si offre a Bersani come killer di Renzi. L'idea di Pier Ferdi di rilanciare il "patto tra progressisti e moderati", con Bersani, ha un solo obiettivo in comune: far fuori il sindaco di Firenze. Perché Renzi potrebbe fare le scarpe sia al leader dell'Udc, sia a quello del Pd. Leggi l'approfondimento su Libero in edicola oggi marted' 26 giugno o acquista l'edizione digitale 

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