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Camusso alla guerra: "Se toccano gli statali e i servizi sarà sciopero generale"

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La leader della Cgil dura col governo: "Getta benzina sul fuoco, si rischia un conflitto sociale gravissimo"

Giulio Bucchi
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Se il governo tocca gli statali sarà sciopero generale. L'avvertimento, chiaro e tondo, arriva dalla segretaria della Cgil Susanna Camusso che a pochi minuti dalla riunione delle parti sociali con Mario Monti sulla spending review sottolinea: "Se il governo pensa di procedere al taglio degli organici e alla riduzione dei servizi" senza confronto "getta benzina su una situazione molto difficile". "Sentiamo voci - ha proseguito la sindacalista - sulla possibilità per i dirigenti pubblici di accedere alla pensione con le vecchie regole, così si mettono tutti gli estremi per un conflitto sociale. Spero che gli annunci vengano smentiti perché c'è il rischio che si introducano ulteriori divisioni tra lavoratori pubblici e privati che questo Paese non può sopportare". Se non sarà così e se si colpiranno gli statali, "la mobilitazione unitaria deve continuare". "Abbiamo detto in tempi non sospetti - ha concluso - che si deve usare anche lo sciopero generale, e pensiamo che il tema di quello sciopero sia il lavoro e la creazione del lavoro. Questa è la risposta di cui ha bisogno il Paese". E se Monti metteva in chiaro che "non ci saranno contrattazionI" (come dirè, il testo dei tagli alla spesa pubblica è questo, prendetene atto), la Camusso non molla: "Ci auguriamo che il governo abbia capito che le decisioni unilaterali senza confronto portano solo problemi e sia quindi interessato ad aprire un confronto". Altrimenti sarà sciopero, generale e non unilaterale.

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