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Svelata la farsa della spending review:quel che risparmia, il governo spende

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Il decreto prevede solo una redistribuzione della spesa: tutti i soldi ottenuti coi tagli sono reinvestiti per coprire altre voci

Andrea Tempestini
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"Se non è un bluff, poco ci manca. La mitica spending review, presentata in pompa magna dai professori del Governo di Mario Monti, potrebbe essere archiviata come una colossale partita di giro. I tagli? Impalpabili. Di sicuro, dei 26 miliardi di euro di riduzioni della spesa (spalmati su tre anni) nulla verrà destinato all'abbattimento del debito pubblico e nemmeno un centesimo alla riduzione della pressione fiscale", spiega Francesco De Dominicis su Libero in edicola oggi. I tagli ovvimanete ci sono: le misure per consentire allo Stato di spendere meno non mancano. Peccato però che ci sia un trucco: quel che risparmia, il governo spende. La spending review è infatti soltanto una redistribuzione della spesa: tutti i soldi ottenuti con le sforbiciate sono reinvestiti per coprire altre voci, dagli esodati ai terremotati. E, proprio come le tasse, il totale delle uscite non si riduce. Leggi l'approfondimento su Libero in edicola oggi, mercoledì 11 luglio

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