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Monti fa fuori il suo governoAll'estero ci va solo lui

Lucia Esposito
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Mario Monti viaggia da solo, fa fuori il suo governo lasciando a casa ministri e sottosegretari. A metà luglio si è presentatop in Idaho, per partecipare alla Allen & Company Sun Valley conference e ha lasciato tutti a casa. L'obiettivo del premier era quello di convincere i grandi di Silicon Valley, da Bill Gates e Mark Zuckeberg. Ieri, domenica 22 luglio è volato in Russia per la sua prima visita ufficiale. Ancora una volta si è imbarcato da solo. Ha incontrato Sua Santità Kirill I, Patriarca di Mosca, è stato ricevuto dal premier russo Dmitry Medvedev, e poi è volato a Sochi, sul Mar Nero, per un "rendez-vous" con il presidente Vladimir Putin. Non lo ha seguito il ministro del'Economia Vittorio Grilli e neanche quello delle Infrastrutture Corrado Passera, non il ministro degli Esteri. Solo. E, questa volta, non c'entra la sobrietà che è stata scelta da Monti come cifra del suo governo, La determinazione  di SuperMario nell'imbarcarsi solitario nelle missioni internazionalil  sembra confermare le indiscrezioni di stampa di questi giorni, i retroscena dei notisti politici che raccontano di un premier sempre più determinato a non mollare Palazzo Chigi, un Monti che al posto della "strana maggioranza" sogna una maggioranza politica.  Insomma l'eccessiva personalizzazione del governo Monti, la sua continua esposizione, il suo viaggiare da solo "mettendoci la faccia" potrebbbe essere letta anche in questa chiave. Dopotutto, lo stesso Monti, proprio durante il suo primo giorno a Mosca, rispondendo alle domande di un giornalista ha citato Alcide De Gasperi sottolineando la differenza che c'è tra un politico che pensa al voto e uno statista che, invece, ha in mente le generazioni future. Lui si sente statista, non pensa al voto. Intanto, per sicurezza, viaggia da solo.  

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