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L'Italia in mano a Mario & Mario:Monti premier, Draghi al Colle

Lo scenario di Dagospia per il dopo-elezioni: Prof a Palazzo Chigi ancora per un anno, il presidente della Bce al posto di Napolitano

Matteo Legnani
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Doppia coppia: Mario & Mario. Potrebbe essere questo lo scenario politico italiano all'indomani delle elezioni 2013. Con Mario Monti ancora presidente del Consiglio e l'altro Mario, Draghi, presidente della Repubblica. L'attuale presidente della Banca centrale europea metterebbe a frutto così in campo nazionale i successi che sta mietendo in Europa in  tandem col suo omonimo presidente del Congilio italiano. Alla Eurotower (sede della Bce), Draghi lascerebbe il posto a un tedesco, che spianerebbe la strada alla rielezione della cancelliera Angela Merkel (in Germania si vota nell'autunno del prossimo anno). Lo scenario di fanta-politica continentale, dipinto dal sito Dagospia.com, si completa con la permanenza di Mario Monti a Palazzo Chigi anche nel 2013. Ma solo per un anno: una volta terminato "the italian job", il Prof diventerà presidente del Consiglio europeo al posto del belga Van Rompuy. A questo punto resterebbe da sistemare il futuro del terzo e ultimo Supermario made in Italy: Balotelli. Chissà che, stufo del gosspi britannico, l'eroe degli ultimi campionati europei non decida di arricchire col suo talento e le sue mattane il noioso campionato di calcio nostrano? In questo scenario definito dai poteri forti europei,  è legittimo chiedersi a cosa servano le prossime elezioni politiche. Semplice (secondo Dago): a definire i piazzamenti per le posizioni di rincalzo. Con Pierferdinando Casini che verrebbe "premiato" per il sostegno fornito a Monti con l'ennesimo posto di prestigio ottenuto pur stando alla guida di un partito di secondo (se non di terzo) piano: presidente del Senato.

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