Matteo Renzi rottama perfino Giorgio Gori. L'ex direttore di Canale 5, e fondatore di Magnolia spin doctor del Sindaco di Firenze sarebbe stato messo da canto a favore del più stravagante regista Fausto Brizzi, quello di Notte prima degli esami e Femmine contro maschi. Ma cosa è successo? A raccontare il retroscena di quella che non è mai stata un'amicizia il Fatto Quotidiano: Renzo e Giorgio non si parlano da tre settimane. A far scattare la scintilla sicuramente le accuse rivolte a Renzi, dopo una puntata di Piazza Pulita, di essere "guidato via cellulare" da Gori (un po' come accadeva ad Ambra con Gianni Boncompagni). L'amicizia col regista Renzi si sarebbe aspettato una smentita, ma spiega il Fatto, lui vuole fare politica e, qundi, non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale da parte di Gori. I due non sono amici, sono diametralmente opposti. Organizzatore e pianificatore Giorgio, improvvisatore Matteo. "Matteo è coraggioso e ha un grande intuito politico. Difetti? E' allergico a qualsiasi genere di pianificazione. Io sono fissato con la pianificazione". Mentre si raffredda il rapporto con Gori, si fa sempre più solido quello che Brizzi: è lui l'ideatore dei camper e anche colui che ha spinto Renzi a Brescello a rendere omaggio a Peppone e don Camillo. Matteo e Fausto si scambiano molti sms e il regista ha, rispetto a Gori, il "pregio" di non occupare troppo la scena. Il Fatto sottolinea che sul camper con il candidato alle primarie non c'è Brizzi ma Giuseppe Petitto, che di mestiere fa il documentarista che raccoglie i video, li monta e poi li trasmette al regista. Il quale, appunto, come un regista dà i voti alle "prestazionio" del sindaco aspirante premier. La prossemica, la gestualità, l'entrata in scena: Brizza guarda, giudica e poi relazione. Di lui a Renzi piace la cultura popolare, lo stile stravagante