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Il Cav lascia, il Pdl ringrazia:"Un gesto nobile e generoso"

Alfano e Santanchè

Tutti gli azzurri riservano un plauso a Silvio per la sua scelta di non ricandidarsi

Andrea Tempestini
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Il Cavaliere annuncia il definitivo passo indietro e chiama il popolo del centrodestra a raccolta per le primarie del Pdl. E subito scatta il "toto-nomi": chi si candiderà per raccogliere l'eredità di Silvio Berlusconi? Ma questa è una lotta intestina, da combattere lontano dai riflettori. Davanti alla luce dei riflettori stessi gli azzurri, in coro, ringraziano Berlusconi "per il passo indietro nobile e generoso. Secondo Maurizio Gasparri "quella di celebrare le primarie il 16 dicembre è, da parte di Berlusconi, una decisione generosa, aperta al futuro, che mobilita e rilancia il Popolo del centrodestra". Quindi Guido Crosetto: "Il passo indietro Berlusconi lo ha fatto una mese fa. Io chiedo le primarie da tempo e sono contento che il passo avanti in tal senso lo abbia fatto Berlusconi". Soddisfatta anche Giorgia Meloni, una delle più "inclini" al rinnovamento: "Questa è una vittoria per il popolo della libertà che ha bisogno di rimettere le scelte nelle mani degli italiani. Un bisogno che Berlusconi ha capito prima degli altri. Ripartire con lo spirito del 1994 significa questo". Quindi il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, da tempo contrapposto al Cavaliere, accoglie con soddisfazione la decsione: "La dichiarazione di Berlusconi è il gesto di generosità e di apertura al futuro che tutti ci aspettavamo. Silvio Berlusconi si conferma un grande leader che ha il merito storico di aver fondato il centrodestra. La scelta delle primarie è la premessa per ricostruire uno schieramento vincente e alternativo alla sinistra estrema di Vasto".  Un coro di consensi - Quindi Gaetano Quagliariello e Fabrizio Cicchitto in una nota congiunta: "Un leader si vede dal coraggio e a volte il coraggio impone passi avanti, altre quello di fare un passo indietro. Berlusconi ha avuto al forza di fare entrambe le scelte. La prospettiva dell'unione dei moderati è diventata reale e forte". Poi Altero Matteoli: "Da grande leader, Berlusconi con il suo gesto non fa un passo indietro in politica, offre invece una grande opportunità ai moderati per unirsi. Quello di Berlusconi - aggiunge Matteoli - non è solo un gesto di generosità e di amore per l'Italia, è  soprattutto una scelta politica, lungimirante e stimolante per tutta la vasta area che non si riconosce nella sinistra sempre più radicale  che vorrebbe governare un Paese a maggioranza di centrodestra". Secondo Ignazio La Russa "chi si aspettava un arroccamento di  Berlusconi o un atto di egoismo politico è servito. Berlusconi dimostra con generosità di voler ridare al popolo di centrodestra la prospettiva già indicata con la scelta di Alfano a segretario. La fase di incertezza viene cosi superata e si apre un ampio e profondo orizzonte alla nostra area politica. Bene ha fatto Berlusconi a fare questo annuncio prima del voto siciliano per offrire a Nello Musumeci non il sostegno di un Pdl diviso e indeciso ma il forte sostegno di un  partito proiettato verso il futuro. Futuro che i siciliani possono accelerare e rendere subito vincente".  "Il Pdl rinascerà" - Anche Roberto Formigoni - da sempre interessato alla leadership del Pdl ma indebolito dagli ultimi scandali - esprime soddisfazione: "Plaudo alla decisione del presidente Berlusconi di annunciare la sua volontà di non ricandidarsi alla Presidenza del Consiglio. E' una scelta nobile e di grande importanza. Ora - ha concluso il presidente della Regione Lombardia - con le primarie e il confronto tra le idee e le persone che le primarie porteranno, il Pdl potrà rinascere". Contenta, infine, Daniela Santanchè, che oltre ad annunciare la sua candidatura alle primarie spiega: "Il presidente Berlusconi ha fatto molto bene a fare questa dichiarazione, così siamo usciti da immobilismi. Avevo sempre auspicato le primarie perchè sono uno strumento democratico che riunisdce il partito. Sono contenta di questa lettera e sono contenta che siano primarie aperte: quindi io mi candido".

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