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Centristi pronti a saltare sul carro di Monti

Pier Ferdinando Casini

Lucia Esposito
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E' bastato che Silvio Berlusconi si dicesse pronto a fare un passo indietro, che aprisse prima lo spiraglio e poi spalancasse la porta della candidatura a Mario Monti per far saltare fuori centristi da tuttte le parti. Tutti pronti a saltare sul carro di Monti. A parte l'ala cattolica del Pd che, come scrive Elisa calessi su Libero in edicola il 14 dicembre che sarebbero pronti a staccarsi da Bersani per ricollocarsi nell'area montiana, c'è tutto il mondo moderato in fibrillazione attorno al Professore, aspetta solo la sua candidatura ufficiale per scoprire le carte anche se la sua presenza a Bruxelles alla riunione del Partito popolare europe è un chiaro segnale in questa direzione. Nella serata del 13 dicembre nello studio del ministro Andrea Riccardi si sono incontrati Luca Cordero di Montezemolo, il leader dell'Udc Pier Ferdinando casini, e il presidente delle Acli Andrea Olivero. Luca Cordero di Montezemolo ha dichiarato: "Sono ottimista, credo che una persona come Monti sia il primo a rendersi conto di qaunto ci sia ancora da fare". I rappresentanti del "Nuovo Centro" hanno quindi pianificao le mosse future. Il centro si è aggrappato a Monti per garantirsi un futuro, per ipotecarsi un futuro a Palazzo Chigi.  Ritorno al passato Il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione, in casa centrista è fra gli espliciti  fautori di una discesa in campo del Professore. Ecco cosa diceva qualche fiorno fa: «Monti finora è stato al di  sopra delle parti perchè ciò era parte del patto fra gentiluomini   che ha permesso la nascita del suo governo. Chi ha tradito questo   patto? Silvio Berlusconi». Anche Savino Pezzotta si compatta su questa linea: "Ancora una volta gli italiani pagano le mosse  di Berlusconi. Oggi e da subito serve una convergenza che isoli l'irresponsabilità di Berlusconi e di chi lo segue». Per Lorenzo Cesa, segretario dei centristi,  "è tutto legittimo, benissimo Berlusconi in campo però gli italiani sappiano che torniamo  a dieci anni fa, al populismo che ha rovinato l'Italia". Insomma ci sono grossi movimenti tra i moderati: la discesa di campod i Monti potrebbe ricompattarli nuovamente. Che sia il ritorno della Dc?

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