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Berlusconi: Se Monti si candida non andrà al Colle

Berlusconi all'attacco del premier: "Al Quirinale solo chi è equanime". E in mattinata: "Il Prof era accucciato dalla Merkel"

Andrea Tempestini
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Un Cavaliere forza nove. La campagna elettorale è già entrata nel vivo, quando ancora manca qualche ora al definitivo passo indietro di Mario Monti (arriverà dopo il definitivo ok alla legge di stabilità) e qualche ora in più alla sua possibile candidatura. E il messaggio più duro di Silvio Berlusconi arriva proprio sul tema della probabile discesa in campo del Professore: "Al Quirinale deve essere eletto qualcuno che possa garantire a tutte le parti in causa un'assoluta equanimità. Se scende in campo Monti si allontana dal Quirinale? - hanno chiesto al Cav ai microfoni di Radio Monte Carlo Italia -. Io credo certamente di sì". Una dura presa di posizione, quella dell'ex premier, che costringe Monti a fare per bene i suoi conti: senza l'appoggio del Pdl, la scalata al Quirinale di Monti (ambita da Giorgio Napolitano) sarebbe impresa quasi impossibile". "Accucciato dalla Merkel" - E Berlusconi, in mattinata, nel corso delle sue diverse apparizioni in radio e tv, ha attaccato ancora il professor Monti, accusato di essere, insieme ai suoi tecnici, "accucciato di fronte alle richieste dell'Unione Europea, soprattutto dell'Unione Europea 'tedesca' e del Nord Europa, che portano soltanto alla recessione". E ancora: "Avevo proposto a Monti di fare il federatore dei moderati, ma lui non ha ritenuto nemmeno opportuno farmi una telefonata. Adesso mi trovo costretto, nell'interesse del Paese, ad essere ancora io il federatore dei moderati". L'ex premier ribadisce la sua principale preoccupazione: "Chi divide i moderati fa vincere la sinistra. Questo 'centrino' con Casini, che rapisce voti ai moderati, ha meno voti della Destra di Storace, e questi partitini per Monti - ribadisce - faranno vincere la sinistra". Il dinosauro era Draghi - Il Cavaliere, in una successiva intervista a Canale Italia, rivela un importante retroscena: "Avevo detto che avrei estratto un dinosauro dal cilindro. Perché avevo un dinosauro da mettere in campo. Avevo il nome giusto: pensavo che il dottor Mario Draghi potesse interessarsi al nostro Paese. Ne abbiamo parlato, poi però questa ipotesi non si è potuta realizzare e allora sono diventato io...il dinosauro che deve battersi con gli altri per difendere i valori della libertà, della giustizia e della democrazia in Italia". "Napolitano in parte ha ragione" - Nell'intervento sul Gr Parlmamento, Berlusconi spiega che "lo spread è assolutamente indipendente dai governi, ma dipende da altri fattori". Quindi nel mirino ci torna Monti. Il Cavaliere riprende le parole del Capo dello Stato: "In parte - spiega - Napolitano ha ragione. Con il governo tecnico c'era la possibilità di avere in Parlamento la maggioranza eletta dagli italiani insieme con l'opposizione, a formare una grande maggioranza per fare le grandi riforme che sono necessarie a rendere l'Italia governabile, ma il governo non ha ritenuto di farle". Il presidente della Repubblica, nei giorni scorsi, aveva parlato di "una legislatura sprecata" proprio sul piano delle riforme. "Stop allo scempio di soldi pubblici" - Parlando del suo programma e delle riforme, Berlusconi spiega che "tutti e cinque i punti del Contratto con gli italiani del 2001 sono stati raggiunti. Ora - ha aggiunto - il primissimo punto di un nuovo contratto deve essere quello  di varare norme che non consentano più lo scempio dei soldi pubblici usati nel proprio interesse". Quanto al resto del programma elettorale, l'ex premier ha messo in cima alla lista l'abrogazione dell'Imu ("la casa è sacra e non si devono più imporre tasse"), la riduzione dei costi della politica "con il dimezzamento del numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali, provinciali e comunali", l'abbattimento della pressione fiscale, "divenuta insopportabile, soprattutto per le imprese", e la revisione delle norme sulle intercettazioni. Inoltre il Cavaliere inserisce nel suo orizzonte politico le quote rosa: "Ho una grandissima considerazione per le donne. Nelle nostre liste saranno inserite in un numero rilevante, credo maggiore del 33 per cento". "Sinistra senza vergogna" - L'ex premier risponde poi alle accuse della sinistra: "Io occupo le tv? Rispondo in napoletano: quelli della sinistra non tengono vergogna...", ha poi aggiunto in'un intervista a Tele Julie. "Nei mesi passati - ha detto tra l'altro Berlusconi - per le primarie la sinistra ha avuto il monopolio delle televisioni, mentre io dopo le mie dimissioni non ho rilasciato una sola intervista ai giornali italiani o in tv. Ho un credito enorme e questa settimana credo di avere accumulato tre ore in tv. Questi signori della sinistra sono quelli di sempre e basano tutto sulla disinformazione e sulla falsità", ha concluso l'ex premier.

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