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Berlusconi: Agenda Monti recessiva. Il Pdl è già salito al 20%

Silvio Berlusconi

Berlusconi all'attacco: "Il programma del Professore è quello imposto dall'Europa, nessuna novità. I sondaggi ci premiano". Anche Schifani attacca il premier

Andrea Tempestini
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Nessuna pausa natalizia per Silvio Berlusconi. Dopo aver risposto agli attacchi di Mario Monti all'antivigilia di Natale (definendo la sue eventuale candidatura "un gesto immorale"), il 24 dicembre il Cavaliere continua a smontare l'operato del Professore. "Non ho letto l'agenda Monti, sono stato impegnato, me l'hanno raccontata i miei collaboratori - premette Silvio in un'intervista a TgCom24 -. I nostri timori erano fondati: si va verso interventi sempre ispirati all'austerità economia, con il mantenimento dell'Imu e l'arrivo di altre imposte. Non ci sono altri elementi innovativi, ma soltanto una distanza da ciò che è la realtà economica italiana rispetto alla visione che ne ha un professore abituato a dare lezioni da una cattedra. Un programma stereotipo di quello che l'Europa vuole imporre ai Paesi mediterranei e che porta diretto alla recessione". L'offerta - Berlusconi risponde nel merito a Monti, che aveva parlato dell'impossibilità di togliere l'Imu: "Un'affermazione destituita da ogni fondamento - ribatte il leader del Pdl -. Abbiamo preparato un dl che in cinque direzioni diverse raccoglie i soldi. Un'affermazione di chi è lontanissimo dalla contabilità vera dei conti dello Stato". Nell'intervento della vigilia di Natale, Berlusconi torna anche sull'offerta che fece a Monti, che però non ha mai risposto, sulla guida dei moderati: "L'offerta non è stata prioritaria mia, ma del presidente del Ppe (Wilfried Martens, ndr) su mio suggerimento. Io, con la solita generosità, sono intervenuto e ho detto che ero disposto a un passo indietro in quel caso nell'interesse Paese". I sondaggi - Il Cavaliere, dopo il prepotente ritorno televisivo, suona la carica e snocciola i dati dei primi sondaggi. Estremamente positivi. L'offensiva mediatica, dopo la lunga assenza e il "campo libero" offerto alla sinistra, paga: "Grazie a poche apparizioni in tv, con alti share ho già portato a casa un 5% in più rispetto al 15%. Oggi il Pdl è già al 20%. Mancano due mesi alle elezioni e ho fiducia che possiamo arrivare al 40% e vincere elezioni, per il male mio e il bene dell'Italia". Oggi, lunedì 24 dicembre, si è scagliato contro Monti e il suo discorso "partigiano" (in cui ha annunciato la "discesina in campo") anche il presidente del Senato, Renato Schifani. "E' stata - ha premesso - una strana conferenza stampa. Si è visto un premier che attacca l'ex premier. Gli ultimi presidenti del Consiglio che lo hanno fatto sono stati Prodi e Berlusconi, ma loro avevano vinto le elezioni. Non mi sembra che esista un precedente di governo tecnico, divenuto politico, che abbia gestito la campagna elettorale. Non c'è stato il rendiconto dell'attività del Governo - ha sottolineato il presidente di Palazzo Madama -. Invece è stata una conferenza politica, dove è stato lanciato un manifesto e una candidatura. Potevano essere altre le occasioni, non quella che era una sede istituzionale". 

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