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Liste, addio a Bersani, i socialisti mollano:"Il Pd non rispetta i patti"

Il segretario del Psi, Riccardo Nencini, rompe l'alleanza con i democratici. Pier comincia a perdere i pezzi per colpa dei nomi in lista

Ignazio Stagno
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Pierluigi Bersani scherza con il fuoco delle liste. E alla fine si brucia. Il primo pezzo che si stacca dalla coalizione del centrosinistra è quello dei socialisti. Troppo pochi secondo il Psi i posti in lista. Così scoppia la guerra. Ad annunciare l'addio è Riccardo Nencini, segretario dei socialisti: "L' ipotesi di una lista Pd-Psi, nel nome del socialismo europeo, era supportata da un orizzonte politico condiviso e da una rappresentanza equilibrata nei territori. Se vengono meno questi presupposti, e non per colpa nostra, ognuno per conto proprio". Ma il Pd non ci sta e con Enrico Letta va all'attacco: "Il Partito Democratico non ha violato l'accordo con i socialisti, come invece ha detto Riccardo Nencini. Non capisco il senso della protesta di Nencini. C'erano dei patti e sono stati rispettati - ha detto Letta - le nostre sono liste aperte e sarà una buona alleanza". La guerra delle liste è appena iniziata. I nomi scottano e tutti vogliono un posto in paradiso. E pur di ottenerlo si fanno saltare le alleanze anche a un mese e mezzo dal voto.   

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