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Matteo Renzi ricicla Cécile Kyenge: poltrona sicura

Nicoletta Orlandi Posti
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Le liste del Pd per le Europee verranno ufficializzate entro la fine del mese, ma basta scorrere i nomi che le compongono per rendersi conto che Matteo Renzi ha già smesso i panni del "rottamatore" per indossare quelli del "riciclatore".  Ha riciclato Massimo D'Alema che aspirando a diventare il candidato italiano alla presidenza della Commissione europea l'altro giorno alla presentazione del suo libro con ospite d'onore proprio il premier, dopo i giudizi al vetriolo che si erano scambiati nei giorni scorsi, ha detto: "Facciamo parte della stessa squadra". E si appresta a regalare una poltrona a molti altri veterani. Nella lista, che il Fatto Quotidiano ha spulciato, ci sono anche Cécile Kyenge e Flavio Zanonato, ministri del suo predecessore a Palazzo Chigi. C'è il neo segretario regionale del Pd siciliano Fausto Raciti, candidato da Bersani nel listino bloccato, per otto anni segretario nazionale dei giovani del Pd. C'è la deputata bersaniana ed ex portavoce illuminata sulla via di Damasco da Renzi, Alessandra Moretti. E poi: Giuseppe Lumia, l'ex leader della Cgil ed ex primo cittadino di Bologna Sergio Cofferati, Paola De Castro, Giuseppe Lupo, Gianni Pittella. C'è l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, e il veltroniano poi mariniano Goffredo Bettini, l'ex presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. Ovviamente riconfermati gli uscenti: David Sassoli, Andrea Cozzolino, Marco Zambuto e Antonello Cracolici.

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