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In corsa 169 liste e una valanga di potenziali premier: ma nessuno di loro è credibile

Una sfilza di nomi tra i quali è impossibile trovarne soltanto uno in cui credre per il governo di questo Paese

Ignazio Stagno
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Le liste sono state presentate. 169 simboli e infinite coalizioni. Tutto è pronto. Si aspetta solo che la Lega Nord sistemi iI simbolo e poi si parte. Questa è l'unica tornata elettorale in cui definirsi candidato premier sembri porti sfiga. Tutti i partiti giocano a smarcarsi. Hanno riscoperto che il Presidente della Repubblica dà l'incarico e che quindi è inutile precisare chi è il candidato premier. Ci sono capi coalizone, cosa ben diversa da candidati premier. Qualcuno c'ha messo la faccia. Ma quanto è credibile? Bersani con il Pd ha annunciato anche prima delle primarie che lui si sentiva già premier in pectore e dunque ora che il Senato gli frana sotto i piedi ora ha paura e comincia a lavorare per alleanze improbabili e per inviti alla desitenza come quello rivolto ad Ingroia. intanto da futuro premier promette patrimoniale e blocco degli stipendi.  Poi c'è il Prof, Mario Monti lui premier lo è già stato. Anche "tassarolo". Ora vuole esserlo raccontando barzellette: abbassando la pressione fiscale dopo averla portata alle stelle. Ma con l'inciucione tra Bersani e Monti chi è il vero candidato premier? Gli elettori questo dovrebebro saperlo. Altrimenti votano Pd e si trovano Monti premier il Prof in loden. Oppure i centristi votano Scelta Civica e si ritrovano Pier col sigaro a fare il premier. A sinistra nel partito dei manettari Antonio Ingroia è candidato premier. Lo ha detto chiaramente quando ha presentato il suo movimento "Rivoluzione Civile". Un altro che si è candidato alla premiership è Oscar Giannino alla guida di Rivoluzione Civile. Ma la lista non finisce qui. Anche l'ex giornalista del Corriere delle Sera, Magdi Cristiano Allam è candidato premier ed è al timone di "Io amo l'Italia". Il Movimento cinque Stelle ha dichiarato di non avere un candidato premier. Sanno già di non poter avere la maggioranza da soli e preferiscono quindi non faticare nella scelta. Infine non bisogna dimenticare  la partecipazione alle elezioni di Unione popolare, con candidato premier la propria coordinatrice Maria Di Prato, che si dichiara disponibile al dialogo con altre forze, purché alternative alle politiche di Monti. E sex in fundo c'è Ilona Staller che si candida premier con il suo “Democrazia, natura, amore”. Votereste per uno di questi? Forse il più saggio è stato proprio il Cav.

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