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Unipol, sentenza rinviata a dopo le elezioni

I giudici accolgono la richiesta dei legali del Cav di spostare la sentenza, smentendo i loro colleghi del processo Ruby

Lucia Esposito
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Mentre i giudici del processo Ruby ritengono che il procedimento non debba essere sospeso per "motivi elettorali", quelli del caso Unipol hanno accolto la richiesta dell'avvocato di Silvio Belrusconi, Piero Longo, che aveva presentato appunto la domanda di sospensione. L'udienza in cui satà emessa la sentenza è stata quindi spostata a dopo il 7 marzo ritenendo fondata la richiesta dei legali del Cav. Per i magistrati del processo Ruby invece aveva deciso in senso opposto in quanto "Berlusconi non è candidato premier", per i giudici presieduti da Oscar Mogi, l'udienza è stata rinviata per "motivi rilevanti".    "Assoluzione senza se e senza ma" Magi leggendo le motivazioni che hanno portato all'accoglimento della richiesta, avanzata dalla difesa dell'ex premier spiega che sono ''motivi non puramente dilatori''. Uno dei legali del Cavaliere, Massimo Montesano, al termine della sua arriinga al processo contro il "passaggio di mano" dell'intercettazione Fassino-Consorte, ha chiesto l'assoluzione senza se e senza ma del Cavaliere. Il legale ha spiegato che non ci sono prove che Berlusconi abbia ascoltato il nastro e se cosi' fosse "poteva anche non essere a conoscenza della segretezza del contenuto dell'intercettazione"

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