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Renzi scappa da Strasburgo per andare a "Porta a porta"

Matteo Legnani
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Nel programma dell'apertura del semestre italiano di presidenza Ue a Strasburgo, uno degli appuntamenti era dato "da confermare". Era quello delle 16.30 con la tradizionale conferenza stampa del premier di turno (in questo caso, appunto, l'italiano Matteo Renzi) con i giornalisti europei. Un appuntamento in altri tempi quasi formale. Oggi, invece, con la crisi e l'immigrazione argomenti che scottano sul tavolo europeo, denso di incognite, scomodo. Fatto sta che quel "da confermare" si è trasformato col passare delle ore in "annullato". Niente conferenza stampa perchè, secondo la versione ufficiale, il premier italiano avrebbe avuto impegni urgenti a Roma. E quali di grazia? Cosa di più importante di una giornata da primattore a Strasburgo, per godersi la quale da protagonista il povero Enrico Letta avrebbe fatto carte false?. No, non un incontro con Abu Mazen o Nethanyau per metter pace in Medio Oriente. Nè un incontro col premier libico sulla questione immigrazione. Ma lo "speciale Porta a porta" che stasera Bruno Vespa ha allestito appositamente per Renzi. Una bella mezz'ora di monologo (che è sempre meglio delle domande di una truppa di giornalisti sconosciuti) al traino del Tg1. Il neoleletto presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, uno dal carattere solitamente iroso e poco conciliante, ha annunciato l'annullamento della conferenza stampa con una non-chalance degna di un gentiluomo inglese. ”Non tocca a me commentare l'agenda del primo ministro. Solo eccezionalmente ed esclusivamente stavolta non si fa la conferenza stampa a causa di restrizioni di orari del primo ministro che deve tornare immediatamente in Italia” si è limitato a dire. Per forza: senza i voti del Pd all'interno del Pse lui non sarebbe mai diventato presidente.

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