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Marina Berlusconi intercettata con il direttore di Panorama: "Io in politica? Mai avuto intenzione. E Ghedini..."

Giulio Bucchi
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I magistrati spiano anche Marina Berlusconi, senza motivi apparenti. L'Espresso riporta alcuni stralci delle conversazioni (private) tra la figlia del Cavaliere e il direttore di Panorama Giorgio Mulè. Panorama, giusto per completare il quadro paradossale, è un settimanale diretto concorrente (di proprietà Mondadori) dell'Espresso (di proprietà De Benedetti). "La politica non fa per me", è il titolo ad effetto dell'articolo, che riporta passaggi della telefonata intercettata risalente al 2 luglio 2013. Berlusconi padre è stato appena condannato a 7 anni di carcere per la vicenda Ruby e da lì a qualche settimana arriverà la botta della sentenza Mediaset per frode fiscale. Marina è preoccupata per il destino del padre, delle aziende e del governo Letta. Il guaio di Marina è che quella telefonata è all'attenzione dei magistrati di Napoli, che tengono sotto controllo le utenze del direttore Mulè per un'inchiesta sulla fuga di notizie relativa a Valter Lavitola. Sulla carta, quello che si dicono Mulè e la Berlusconi non solo non ha rilevanza penale, ma essendo conversazione privata non dovrebbe finire pubblicata. E invece, sulla carta (stampata) ci finisce. Marina: "Io e la politica..." - "Senza fare ragionamenti di alta politica o di strategia, che io sinceramente non sono in grado di fare, ma anche solo guardando i tempi, come si può pensare che oggi sia giusto far cadere il governo? Siamo a luglio, e questa sentenza arriva a novembre", spiega la presidente di Fininvest e Mondadori a Mulè. In ballo c'è la strategia del Pdl: stare con Letta o andare all'opposizione? Marina è chiara, si potrebbe dire quasi "alfaniana": bisogna restare nella maggioranza. Anche perché lei, di guidare la futura Forza Italia al posto del padre interdetto non ha volontà: "Un'intenzione che non ho mai avuto e che non ho". "Ho chiamato zio Fedele" - La primogenita di Berlusconi è angosciata, tanto da rivelare di aver chiamato anche Fedele Confalonieri per sfogarsi: "Ma guardi, le dico la verità, se la tenga veramente per sé - ammette al direttore di Panorama -. Stamattina ho fatto anche una telefonata con zio Fedele perché ero talmente disperata che non sapevo da che parte girarmi. C'è questa filiera di Ghedini che insomma, io non so dare valutazioni dal punto di vista processuale: c'è chi la critica, c'è chi però, dal punto di vista personale, seppure in buona fede è...". Riflessioni abbozzate, giudizi in sospeso. Tutta roba buona per orecchioni e voyeur. E per settimanali d'area, visto che guarda caso l'intercettazione finisce in pagina alla vigilia di un'altra sentenza contro Berlusconi padre. 

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