Ruby, Berlusconi assolto: le reazione degli anti-Cav
Silvio Berlusconi assolto da entrambi i capi di imputazione nel secondo grado del processo Ruby. Il reato di concussione "non sussiste", mentre quello di prostituzione minorile "non costituisce reato". Una gioia per l'ex premier, uno schiaffo e una tremenda delusione per gli anti-Cav militanti e tutti i manettari che avrebbero voluto vedere inferta a Berlusconi la mazzata finale, quella condanna a sette anni e all'interdizione a vita che, oltre a tagliarlo fuori definitivamente e - forse - da tutto, gli sarebbe costata la revoca dell'affidamento dei servizi sociali e, dunque, gli arresti domiciliari. Ma così non è andata. Silvio è ancora vivo. A barcollare sono i suoi oppositori, e qui andiamo a passare in rassegna le loro reazioni. Il togato Gad - Si parte da Gad Lerner, che sul suo blog scrive: "La sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Milano mi lascia decisamente perplesso ma non può che essere rispettata (...). Gli italiani sono ormai in grado di esprimere un giudizio morale sulle “cene eleganti” e sul comportamento dell'allora capo del governo". E continua: "La sentenza giunge come una bomba sugli equilibri politici del paese. La Procura di Milano subisce una sconfitta bruciante, anche se conferma come l'autonomia della magistratura sia un bene prezioso in uno Stato democratico". Lerner non risparmia Niccolò Ghedini: "Se Berlusconi si fosse rivolto per tempo a avvocati di valore come Franco Coppi, anziché a personaggi come Ghedini...". Lerner conclude: "La resurrezione politica dell'ex Cavaliere ha dell'incredibile ma è un fatto compiuto. Ora avrà più titolo nel presentarsi come l'interlocutore principale di Renzi, rafforzando il patto del Nazareno." Infine un riferimento a Renzi stessi: "Da questo punto di vista, credo che la sentenza non dispiaccia affatto al presidente del consiglio in carica". Barba-Fatto - La rassegna prosegue poi con Gianni Barbacetto, anti-Cav della prima ora e firma manettara del Fatto Quotidiano, che affida il suo pensiero a Twitter. Dispiaciuto per la non-condanna di oggi, ricorda quella di un anno fa... Ora si dimenticheranno tutti che e' comunque #condannato definitivo per frode fiscale. #bazzecole— gianni barbacetto (@gbarbacetto) 18 Luglio 2014 La "Savonarola" - Quindi la grillina Roberta Lombardi, deputata ed capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle. Lei, ai toni da Savonarola, ci ha ormai abituato. Contro Berlusconi, certo, e anche contro tutto l'universo mondo. Oggi, però, si concentra su Silvio, e vomita tutta al sua delusione su Facebook: "Non è vero che le sentenze non si commentano. A volte si commentano da sole". Zuccate - Poi è il turno Vittorio Zucconi, firma di Repubblica e direttore del sito del quotidiano, che quotidianamente bombarda Berlusconi. Un assoluto tic, quello di Zucconi contro il Cav. Lo sfogo viaggia su Twitter. Non avendo la possibilità di esultare per una condanna la butta sulla provocazione. Così: Se le sentenze di assoluzione sono "politiche", lo sono anche quelle di condanna?— Vittorio Zucconi (@vittoriozucconi) 18 Luglio 2014 Vomitino - Una nota di merito per il grillino Giuseppe Brescia, che a onor del vero, a differenza della sgangherata pattuglia pentastellata, fino ad oggi non si era fatto granché notare per castronerie, complotti, scie chimiche o bestialità diffuse. Ma al Brescia, oggi, viene un conato di vomito. E, insomma, #cambiaverso e comincia a scrivere fesserie: Berlusconi assolto. Alla fine il processo #Ruby #cambiaverso. Dove si può vomitare!?— Giuseppe Brescia (@g_brescia) 18 Luglio 2014 Deiezioni - Come sempre, Sabina Guzzanti ci va giù con "eleganza". Tempo fa si esercitò nella retorica della morte, augurata a Berlusconi. E oggi che Berlusconi non lo hanno demolito, la comica col vizietto dell'insulto infamante, si lancia - su Twitter - in una volgare intemerata dal sapore complottista che, forse, tira in ballo un po' tutti (giudici, Berlusconi, Renzi, etc...). Da buona grillina, vomita la seguente perla: Un paese in cui ai posti di comando ci sono solo subdoli pezzi di merda #ruby— SabinaGuzzanti (@SabinaGuzzanti) 18 Luglio 2014 Incassi - Spiritoso il direttore de Il Post, Luca Sofri, che da buon giornalista pensa al futuro del settore, che vive - come è noto - una profonda crisi: Berlusconi assolto, una boccata d'ossigeno per l'editoria.— Luca Sofri (@lucasofri) 18 Luglio 2014 Fanghiglie - Non ci si può mica dimenticare di Roberto Saviano, che però non reagisce e piomba in un catatonico e assordante silenzio. E allora lo ricordiamo con quanto aveva scritto su Facebook all'indomani della condanna in primo grado, quando su Facebook pontificava: "Il mio pensiero va a Ilda Boccassini che ha lavorato con disciplina e prudenza, nonostante il fango e le pressioni. Ha vinto il diritto anche grazie a lei e al suo lavoro non condizionato, non forzato, basato su prove rigorose e riscontri". Il fango? Le pressioni? Di fango, qui, ne è stato - copiosamente - gettato solo contro al signor Berlusconi. E Saviano, ora, che dice?