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Roberta Pinotti, ecco chi la vuole al Quirinale

Andrea Tempestini
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Già lo scorso maggio, su Libero, avevamo parlato della "quota rosa" per il Colle, dell'idea di Matteo Renzi: una donna al Quirinale. Tra le papabili, l'arcinemica Anna Finocchiaro, oppure Roberta Pinotti, ministro della Difesa che piace sia al premier sia a Giorgio Napolitano. Un piano complesso, quello dell'uomo da Rignano sull'Arno, che potrebbe incrociarsi (e venire rallentato) dal percorso di Mario Draghi. Ma questo è un'altro discorso. Di sicuro, l'idea di una "quota rosa" resta, è lì sul piatto. Prima o poi, ma sicuramente prima del termine del settennato bis, Napolitano lascerà. E a quel punto si apriranno le danze per la successione quirinalizia. Voci - Le indiscrezioni sulla Pinotti, insomma, si rincorrono da tempo. Secondo quanto scritto dal Fatto Quotidiano lo scorso venerdì, a rendere ancor più calda la pista, ci sarebbe una clausola del Patto del Nazareno sottoscritto da Renzi e Berlusconi: il prossimo presidente della Repubblica, appunto, sarà una donna. Una scelta che dovrà essere di comune accordo. Tra i nomi che circolano (esclusi i "classici" maschili: Amato, D'Alema, Prodi eccetera) ci sarebbero anche quelli di Paola Severino, Emma Bonino e della senatore a vita Elena Cattaneo. Ma la pista più calda resta, appunto, quella della Pinotti. Roberta Pinotti al Colle: è adeguata? Vota il sondaggio Curriculum - Professoressa e da oltre vent'anni politica di professione, dopo una lunga carriera a livello locale (dove si è distinta in negativo per il terzo posto alle primarie di Genova) ha evitato la rottamazione renziana per il rotto della cuffia per poi volare in Parlamento: prima presidente della Commissione Difesa della Camera, poi responsabile sicurezza del Pd e infine ministro ombra e vicepresidente della Commissione Difesa del Senato. Quindi, con Renzi premier, ministro. Appena giunta a Roma finì sulle prime pagine dei giornali per aver allattato la figlia in aula, è celebre anche per le numerose ospitate da Bruno Vespa.  Il "partito" - Prima franceschiniana e poi renziana, la Pinotti intercetterebbe buoni consensi nel Pd, mentre da Forza Italia non ci sarebbero particolari resistenze. Qualche dubbio, semmai, sulla consistenza del suo curriculum. Giorgio Napolitano, per quanto sarà fuori gioco, la vede di buon grado pur non reputandola l'opzione migliore. Tra i primi a tirarle la volata c'è stato Marco Damilano su L'Espresso, in una sorta di elogio preventivo in cui delle primarie straperse a Genova nemmeno si parlava. A spingerla al Colle, infine, ci sarebbero alcuni salotti dell'alta finanza italiana.

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