Silvio Berlusconi contro Angelino Alfano: "Ragiona come un piccolo leader"
Un raggio di sole. Uno soltanto. Poi il buio. Silvio Berlusconi, con la sua lettera al centrodestra, per la seconda volta in pochi giorni, di fatto ha teso la mano al suo ex alleato, Angelino Alfano. E per la seconda volta quella mano tesa è stata rifiutata. Il leader di Ncd, infatti, al congresso del partito di sabato 26 luglio, ha nuovamente chiuso a una nuova alleanza e al ricongiungimento. Una netta presa di posizione che ha fatto infuriare il Cavaliere. Retroscena di stampa danno conto di un leader di Forza Italia imbufalito. "Noi andiamo avanti lo stesso. La strada è quella, con o senza Angelino", avrebbe detto ai suoi. E ancora: "Ma come? Io parlo di unità, di valori, di strategia futura con generosità e rispetto e loro rispondono sì ma se ci date preferenze e soglie di sbarramento basse? Ragiona come un piccolo leader di un piccolo partito", ha concluso Berlusconi. E che Ncd sia piccolo non è certo un mistero. Infatti, con la richiesta delle preferenze, Alfano palesa il suo vero obiettivo: quello di scardinare il Patto del Nazareno almeno per quel che riguarda l'Italicum. Le ragioni sono semplice: ad oggi, l'accordo sulla riforma elettorale prevede uno sbarramento al 4,5%, cifre che sembrano irraggiungibili nel breve per il periodo di Alfano.