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Corte Costituzionale, fumata nera per Violante e Bruno. L'irritazione di Giorgio Napolitano: "Gravi interrogativi"

Giulio Bucchi
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Lo stallo nell'elezione dei due giudici della Corte costituzionale e dei restanti componenti laici del Csm dopo quelli eletti nei giorni scorsi "pone gravi interrogativi". E' molto duro il richiamo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Pd, Forza Italia e Parlamento all'indomani dell'ennesima fumata nera sull'elezione di Violante e Bruno alla Consulta. Un problema politico che irrita il Quirinale: "Il succedersi senza risultati conclusivi delle votazioni del Parlamento in seduta comune per la elezione dei componenti laici del Csm e dei giudici della Corte costituzionale destinati a succedere ai due che hanno completato il mandato, solleva gravi interrogativi. Che si siano verificati nel passato analoghi infelici precedenti, nulla toglie a tale gravità". Ai partiti: "Trovate una soluzione" - I quorum elevati per eleggere i giudici della Consulta (i tre quinti della Camera, 570 voti) e i componenti laici del Csm da parte del Parlamento "implicano tassativamente convergenze sulle candidature e piena condivisione nell'espressione dei voti tra forze politiche diverse, di maggioranza e di minoranza". In sostanza, è il messaggio di Napolitano, stop ai veti incrociati e agli stratagemmi dei franchi tiratori: "Non so se tutti i partecipanti alle votazioni in corso abbiano chiara in modo particolare una importante questione su cui desidero richiamare la loro attenzione. Di recente, e specialmente nella discussione in Senato sul superamento del bicameralismo paritario, si è sollevato da varie parti politiche il tema di un elevamento dei quorum previsti dalla Costituzione del 1948 per l'elezione da parte dei parlamentari a determinati incarichi di rilevanza costituzionale. Si ritenne necessario l'elevamento di tali quorum dopo l'adozione, nel 1993 e nel 2005, di leggi elettorali maggioritarie e in vista dell'adozione di una nuova (per il momento approvata solo in prima lettura dal Senato) anch'essa maggioritaria". "Ove vengano da parte di qualunque forza politica, o di singoli suoi rappresentanti in Parlamento, e finiscano per prevalere immotivate preclusioni nei confronti di candidature di altre forze politiche o la settaria pretesa di considerare idonei solo i candidati delle propria parte - ammonisce ancora il capo dello Stato -, il meccanismo si paralizza e lo stesso istituto di garanzia rappresentato dal sistema dei quorum qualificati si logora e può essere messo in discussione in senso opposto all'orientamento che ho prima richiamato. Si rifletta dunque bene - conclude Napolitano - anche su questo aspetto non secondario delle conseguenze del protrarsi di un complessivo nulla di fatto nelle votazioni in corso, che innanzitutto impedisce l'insediamento nel nuovo Csm".

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