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Auto blu, flop delle vendite all'asta: nessuno le vuole

Eliana Giusto
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Che delusione le vendite all'asta delle auto blu. Il governo voleva liberarsi di 151 super vetture ma è riuscito a piazzarne soltanto 52, per un guadagno complessivo di 371mila euro. Questo al 17 aprile scorso quando Palazzo Chigi lo ha messo nero su bianco in un comunicato. Da allora, riporta il Corriere, non si è saputo più nulla. Le vendite sono proseguite ma le offerte sono crollate. E molti modelli prestigiosi sono rimasti invenduti, come le Maserati acquistate dall'ex ministro della Difesa Ignazio La Russa. Colpa forse dei prezzi. Queste infatti erano valutate 90mila euro. Anche altre auto però risultano molto care, come una Bmw 525 Diesel del ministero dell'Interno, la cui base d'asta partiva da 23.500 euro. Troppo, in questi tempi di crisi.  E adesso che il decreto attuativo del decreto Irpef sulle auto blu è pronto, come annunciato dal ministro Marianna Madia, e che ogni dicastero può avere cinque macchine di servizio e non di più, i ministeri devono sbarazzarsi di mille e duecento macchine. Le auto blu in eccesso devono essere vendute (sempre che ci si riesca) altrimenti possono essere cedute gratuitamente alle associazioni no profit iscritte all'anagrafe delle Onlus.  

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