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Processo Stato-Mafia, l'avvocato di Totò Riina potrà interrogare Napolitano

michele deroma
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L'avvocato di Totò Riina potrà interrogare, il prossimo 28 ottobre, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano al processo sulla trattativa Stato-Mafia. Lo ha deciso la Corte d'Assise di Palermo, che ha accolto la richiesta del legale: è stato stabilito che l'avvocato potrà porre domande a Napolitano su quanto accadde tra il 1993 e il 1994. La richiesta dell'avvocato - Il legale chiedeva che venissero poste, a Napolitano, domande su un presunto allarme, lanciato dal Sismi nel 1993, per attentati a Napolitano e a Giovanni Spadolini, allora presidente del Senato. L'istanza è stata accolta, in modo tale da favorire un ampliamento nel capitolato di prova ammesso dai giudici e circoscritto a questo episodio ben preciso: l'avvocato di Riina, pertanto, potrà fare domande ulteriori a Napolitano. Il Capo dello Stato dovrà testimoniare su alcune frasi presenti in una lettera ricevuta dal suo ex consigliere giuridico, Loris D'Ambrosio: la procura ha chiesto, proprio oggi, l'acquisizione dei documenti sull'allarme attentati.

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