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Accordo Pd-5 Stelle: Verdini furioso col vice-Renzi

Matteo Legnani
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Non più "Matteo", ma "quello" o "il segretario del Pd". Così, stando a quanto riferito dai commensali, ieri Silvio Berlusconi si riferiva a Renzi nel pranzo col presidente del Ppe Weber a Palazzo Grazioli. Una disillusione, quella del leader di FI, che pare aver contagiato anche altri esponenti di spicco del partito azzurro finora prudenti nei giudizi ostili al premier. E che sicuramente farà gongolare Raffaele Fitto. Tra quanti, ieri, hanno mollato gli ormeggi della prudenza c'è anche il capogruppo dei deputati azzurri Renato Brunetta, che nel consueto "Mattinale" (la nota politica del gruppo a Montecitorio)  ha coniato un nuovo solgan: "Sì al Nazareno, no al NazaRenzi". E Denis verdini, da sempre tessitore della tela tra Berlusconi e Renzi. Il quale Verdini, ieri, dopo il flop in Aula sull'elezione dei membri di Csm e Consulta avvenuta con un accordo Pd-5 Stelle, ha affrontato a muso duro nel cortile di Montecitorio il numero due renziano Lorenzo Guerini. il contenuto del confronto non è noto, perchè i due si sono messi lontani da orecchie indiscrete, ma testimoni hanno visto Verdini sbracciarsi e gesticolare particolarmente agitato.

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