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Legge elettorale, Silvio prepara lo sgambetto ad Alfano

Matteo Legnani
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Domenica sera, intervistata al Tg1, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha gettato altra benzina sul fuoco della riforma elettorale. "Il cambiamento della legge elettorale non fa parte del patto che abbiamo stretto con Forza Italia. Per cui, per procedere ci rivolgeremo al parlamento...". Come a dire: il tempo stringe, noi vogliamo fare a modo nostro, se Forza Italia ci sta bene, altrimenti.... Certo, potrebbe essere tutto un bluff, perchè andare a cercare maggioranze in Parlamento su una legge di modifica costituzionale non è come andare a bere un caffè. Ma il messaggio è quello dell'ultimatum. La risposta di Forza Italia dovrebbe arrivare tra lunedì o martedì. E le ultime news da Palazzo Grazioli rivelano un Silvio Berlusconi ben lungi dall'appiattito sulle posizioni del governo e del Pd in particolare. Anzi. In queste ore, come riporta il Corriere della Sera, il Cavaliere starebbe mettendo a punto una controproposta da girare a Renzi e compagnia che avrebbe il suo fulcro nell'innalzamento delle soglie di accesso per i piccoli partiti: "Siamo pronti a discutere delle modifiche alla legge elettorale in senato. A discutere anche del premio di maggioranza alla lista, a patto che le soglie di accesso per i piccoli partiti vengano alzate al 5% o anche oltre" avrebbe confidato Berlusconi ai suoi collaboratori nelle scorse ore. La mossa che studiano ad Arcore, dunque, potrebbe essere quella di provare a spaccare la maggioranza. A dividere Renzi da Alfano, che faticherebbe ad accettare soglie troppo alte, obbligando al tempo stesso il presidente del Consiglio a scegliere tra Forza Italia e il Nuovo centrodestra come partner esclusivo per proseguire lungo il percorso delle riforme. Sempre che Renzi, invece, non miri già ad andare alle urne nei primi mesi del prossimo anno.

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