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Su Il Mattinale tutte le critiche a Giorgio Napolitano

Lucia Esposito
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“Papa Benedetto non ha annunciato le dimissioni: le ha date: E dire che non c'erano precedenti”. Comincia così, durissimo Il Mattinale (la nota politica a cura del gruppo di Forza Italia alla Camera). IL riferimento è ovviamente alle annunciate dimissioni di Giorgio Napolitano. “La salute, l'età, la stanchezza. Motivi su cui a nessuno è permesso sindacare o eccepire. Ci sono questioni che un uomo – qualunque sia la sua responsabilità- deve valutare nel foro della sua coscienza.- Senza interferenze. Ma perché Napolitano interferisce sulle scelte di altre coscienze ugualmente degne?”. E ancora, si legge nel Mattinale: “In quale articolo della Costituzione è scritto che il Presidente della Repubblica può esercitare una pressione sui tempi e sui temi dell'azione del governo e il lavoro del Parlamento in funzione del proprio monumento a cava,lo?” Un attacco pesante alla notizia che il presidente della Repubblica intende lasciare il Colle entro la fine dell'anno. L'editoriale di Sallusti - Un attacco che trova eco anche nell'editoriale di Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale: “Noi non ci uniamo al coro dei rammaricati perché consideriamo Napolitano un pessimo uno dei peggiori presidenti della Repubblica con una faziosità forse seconda solo a quella di Oscar Luigi Scalfaro. Del resto, ci sarà un motivo se Forza Italia si rifiutò di non votarlo alla prima elezione. Napolitano ha ricambiato la cortesia facendo di tutto e di più per ostacolare i govberni di centrodestra si con atti ufficiali che dietro le quinte”. Sallusti sottolinea come Napolitano (e cita i cati Fini, Monti e Letta-Alfano) “sia andato ben oltre i suoi compiti e limiti stabiliti dalla costituzione e ha lasciato che i magistrati si avventassero come belve contro Silvio Berlusconi, premier in carica nonché leader di un partito di maggioranza relativa”. Poi la chiusura sferzante. “La sua popolarità è ai minimi storici meglio ritirarsi prima che qualcuno gli chieda di accomodarsi alla porta. Nessun rimpianto, di danni ne ha già fatti abbastanza”.  

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