Ncd, Angelino Alfano: "Con questa legge elettorale ricostruiamo il Centrodestra". Ma Berlusconi tenta lo sgambetto
Ndc rispetta il patto del Nazareno, ma "Forza Italia deve capire che non possiamo perdere tempo". Così il leader Ncd e ministro dell'Interno Angelino Alfano sottolinea in una intervista alla Stampa la soddisfazione del Nuovo centrodestra dopo l'accordo di maggioranza per la modifica dell'Italicum. Alfano plaude lo sbarramento del 3%, "il punto di equilibrio giusto" e si augura che "da parte di Forza Italia non ci sia una risposta negativa" perché "pensare che costruire il centrodestra non per convinzione ma per costrizione e paura sarebbe un errore clamoroso". Soddisfazione anche per "aver ottenuto le preferenze - continua Alfano -, un grande risultato che restituisce ai cittadini finalmente la possibilità di mandare a Roma il deputato preferito". E auspica che "la legge elettorale con il premio di maggioranza alla lista faccia scoccare la scintilla della riunificazione del centrodestra". Alfano, occhio agli sgambetti - Quel che non considera, almeno pubblicamente, il leader di Ncd è la trattativa che intavolerà questa sera Silvio Berlusconi nel suo settimo faccia a faccia con Renzi: portare la soglia di sbarramento dal 3% a una quota più alta: il sogno dell'8% resta irrealizzabile, ma intorno al 4-5% si ragiona. E a quella quota, per il Nuovo centrodestra si presenterebbero problemi seri anche solo per ottenere quella presenza in Parlamento che in ogni caso somiglierebbe tanto a un "diritto di tribuna". Forse anche per questo qualche commentatore, ignorando i proclami di Alfano sulla riunificazione del centrodestra, affaccia l'idea (fantapolitica?) che Angelino aspiri invece a confluire in un listone col Pd per evitare lo sbarramento, anche a costo di togliere la parola "centrodestra" dalla propria ragione sociale.