Berlusconi: "Il Patto del Nazareno è rotto"
Vacilla il patto del Nazareno. Colpa di Matteo Renzi, che dice Silvio Berlusconi al Fatto, continua a ritoccare gli accordi. I due hanno avuto otto incontri, un nono però non ci sarà: "Il problema è il premio di maggioranza alla lista anziché alla coalizione", spiega il Cavaliere, "il Nazareno era un accordo tra persone interessate al bene del Paese. Se dopo ogni incontro c'è qualcosa che deve essere rivisto, le modifiche devono essere fatte da entrambe le parti. Altrimenti non si chiama patto". Il Patto e le riforme - Silvio Berlusconi, che si trova ancora all'ospedale San Raffaele per l'uveite parla al passato del patto del Nazareno. Bisognava fare le riforme costituzionali che "avevo già realizzato nel 2005 ed erano state cancellate dalla sinistra fedele alla politica del tanto peggio tanto meglio con un referendum abrogativo". Comunque, dice, "domani sono a Cesano Boscone per fare il mio dovere". Il nodo Colle - In questo scenario è difficile che fra Berlusconi e Renzi ci possa essere un accordo sul successore di Giorgio Napolitano. Nei loro incontri l'argomento è stato appena accennato ma è chiaro che se il Nazareno fosse ancora in piedi il Colle doveva essere l'epilogo. Invece adesso è tutto molto confuso. La Lega - Altro capitolo è Matteo Salvini. Il Cavaliere nega che ci sia un veto di Mediaset nei suoi confronti: "Qualsiasi diktat è inesistente. Matteo è sempre in televisione, dappertutto". Ma conferma che la posizione del Carroccio va chiarita: "Loro vogliono mantenere la loro identità, temono di perderla se entrassero in una lista comune di tutto il centrodestra". Lui invece in tv non ci va da "venti mesi. Ed è miracoloso che i voti di Forza Italia siano ancora al 16%". Sul piccolo schermo tornerà per le regionali 2015, "possono mettersi tutti l'anima in pace".