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Forza Italia, il casting di Silvio Berlusconi tra i giovani: ecco chi può diventare il "nuovo Renzi" azzurro

Giulio Bucchi
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È tanto che se ne parlava. E adesso finalmente eccoci qui. Villa Gernetto. Pomeriggio. Silvio Berlusconi attende con impazienza di conoscere i venticinque “volti nuovi” di Forza Italia. La prima selezione. Perché ce ne saranno altre. In totale il Cavaliere incontrerà un centinaio di ragazzi, scelti a monte con una serie di criteri. Un tot arrivano dal movimento giovanile con la supervisione di Annagrazia Calabria. Un altro gruppo arriva da esperienze amministrative negli enti locali e ha il sigillo dell'ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo. Infine ci sono i giovani segnalati a Giovanni Toti dai coordinatori regionali del partito. Questo per dire che i “volti nuovi” non atterrano da Marte. È tutta gente che milita nel partito, ma che non emerge, come dice Berlusconi, perché la vecchia guardia forzista fa muro temendo per la propria poltrona. Casting dentro Forza Italia: guarda tutti i giovani rampanti   Come cambia il partito - Ma Silvio ha in testa altri progetti. Vuole fare leva sulle nuove energie per rilanciare il partito. L'attuale Forza Italia non gli piace, è la fotocopia in piccolo del Popolo della libertà. Allora demolire e ricostruire. Il ricambio generazionale, prima ancora che nelle liste elettorali, arriverà in televisione. L'intenzione dell'ex premier è quella di fare una ulteriore scrematura tra i cento per cercare dei personaggi che buchino lo schermo. E che gli garantiscano un turn over nei salotti televisivi. «Dove invitano le solite quattro persone», si lamenta il capo, alcune delle quali «obiettivamente imbarazzanti». Inevitabile che la riunione odierna e le prossime a venire avranno delle scie polemiche in Forza Italia. Ma è sempre stato così ogni volta che Silvio ha provato a scardinare lo status quo. E pazienza. I giovani rampanti di Forza Italia - Nomi? Nella lista degli invitati figurano Maria Chiara Fornasari, avvocato 32enne e coordinatrice di Fi a Brescia; il giovanissimo Nicolò Bufalini, 22 anni, studente di Economia; Federica Di Benedetto, imprenditrice, ottima performance alle ultime elezioni europee in termini di preferenze; come lei, Maria Tripodi, calabrese, 15mila voti alle urne di maggio. E ancora: il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Milano Pietro Tatarella; il coordinatore milanese di Forza Italia Giovani Marco Bestetti e il consigliere metropolitano forzista Alberto Villa. Scorrendo la lista, altri volti nuovi azzurri sono Alessandro Biafora dalla Calabria; Silvia Sardone, responsabile movimentisti di Fi Lombardia; Alberto Ancarani, candidato alle elezioni regionali in Emilia; Gloria Sernagiotto, già presidente del consiglio comunale di Montebelluna; Giorgio Silli, da Prato, responsabile immigrazione del partito; il vice sindaco di Padova Eleonora Mosco e, ovviamente, Andrea Romizi, sindaco di Perugia. "Il nuovo Renzi" - Berlusconi spera di trovare il suo Matteo Renzi in casa. Come è successo nel Pd. Nel frattempo, assicura che il dialogo con il premier va avanti, nonostante le difficoltà. Il Patto del Nazareno è confermato, «anche se ho messo me stesso e Forza Italia in una posizione difficile da comprendere da parte dei nostri elettori», spiega l'ex premier intervistato da Maurizio Belpietro a Mattino Cinque. «Pur essendo opposizione ho detto sì ai progetti riformatori perché erano i nostri, quelli che avevano realizzato nel 2005 e che la sinistra ci ha cancellato con i referendum». L'Italicum, «se il governo rispetta gli accordi, sarà approvato entro dicembre». Intanto Silvio spera che dalle Regionali arrivi una spinta per Forza Italia, in attesa di un suo ritorno alla politica attiva: «Molto presto potrò essere di nuovo tra la gente e sul territorio» con l'obiettivo di «ricostruire una casa comune per il centrodestra» partendo dalle cose che uniscono i partiti di area: «Taglieremo le tasse sulla casa, è doveroso». I governi venuti dopo il suo hanno aumentato «per tre il prelievo fiscale» e non va bene, «perché la casa è il pilastro su cui ogni famiglia costruisce il futuro dei figli». Infine Berlusconi attacca l'esecutivo sul Jobs act: «È stato ridotta dalla sinistra e dall'intervento del sindacato a una cosuccia da nulla che certamente non dà nessuna spinta agli imprenditori per aumentare il proprio personale». E questo, assicura Silvio, non è solo il suo pensiero: «Non sono solo io il pessimista, ma tutta Confindustria, tutti gli imprenditori».

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